Decine di ex funzionari USA esortano Biden a adottare una linea più dura con Israele
Ieri, circa 70 tra ex funzionari, diplomatici e militari statunitensi, in una lettera aperta, hanno chiesto al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden di mettere in guardia Israele dalle gravi conseguenze derivanti dalla negazione dei diritti civili e dei bisogni fondamentali dei palestinesi, nonché dalla costruzione di nuovi insediamenti illegali nel territorio Cisgiordania occupata.
“Gli Stati Uniti devono essere disposti a compiere passi concreti per opporsi a tali azioni, anche limitando la fornitura di aiuti (dagli Stati Uniti a Israele) in conformità con le leggi e le politiche statunitensi”, si legge in una parte della lettera.
Israele viola il diritto internazionale
Il gruppo, nel suo appello, denuncia che la guerra israeliana in corso dal 7 ottobre nella Striscia di Gaza è stata segnata da “ripetute violazioni” delle leggi internazionali che vietano le uccisioni indiscriminate e l’uso di armi che non discriminano tra militari e civili.
“Decine di migliaia di civili di Gaza sono stati uccisi, la maggior parte dei quali sono donne e bambini”, ha ricordato il gruppo, affermando poi che “l’uccisione di civili di questa natura e portata non può essere giustificata”.
Tra i firmatari ci sono più di una decine di ex ambasciatori, così come altri funzionari in pensione del Dipartimento di Stato ed ex funzionari del Pentagono, dell'intelligence e della Casa Bianca, tra i quali Anthony Lake, consigliere per la sicurezza nazionale dell'ex presidente Bill Clinton.
I firmatari hanno inoltre invitato l’esercito di occupazione israeliano ad attuare le regole di ingaggio con i gruppi della Resistenza palestinese in conformità con il diritto internazionale.
Dal 7 ottobre Israele ha intrapreso un’aggressione militare contro la Striscia di Gaza, con il sostegno incondizionato degli Stati Uniti. Oltre a fornire tonnellate di armi e fondi a Israele durante la guerra, l’amministrazione Biden ha bloccato tutti gli sforzi globali per fermare il conflitto, ponendo più volte il veto alle risoluzioni a favore del cessate il fuoco a Gaza.
Gli esperti e analisti ritengono che la decisione del governo statunitense di sostenere Israele durante la sua campagna a Gaza potrebbe costare a Washington la sua reputazione di Stato forte, poiché Netanyahu non rispetta gli accordi con le autorità di nordamericane e questo potrebbe far apparire Washington “indifesa”, ha avvertito il senatore democratico Chris Van Hollen.
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