Il Premio Nobel Mario Vargas Llosa giustifica così l'assassinio di oltre 100 giornalisti in Messico
In un'intervista che dice molto del personaggio, questo lunedì 19 marzo il premio Nobel Mario Vargas Llosa alla nota giornalista messicana Carmen Aristegui ha dichiarato incredibilmente: "ci sono più di 100 giornalisti uccisi in Messico. E questo è in gran parte a causa della libertà di stampa, che oggi permette ai giornalisti di dire cose che non potevano permettersi prima."
Vargas Llosa ha aggiunto che "il tempo della perfetta dittatura è stato lasciato alle spalle", dal momento che il Messico ha un progresso economico indiscutibile e elezioni libere. "L'era della perfetta dittatura era una specie di rituale che si svolgeva ogni pochi anni ma in realtà sapevamo chi era il candidato assegnato e chi sarebbe stato eletto, ora non succede più. Ora c'è un'incertezza perché ci sono elezioni che sono molto più libere di prima", ha aggiunto lo scrittore peruviano.
#Increible| así Mario Vargas Llosa justifica el asesinato de más de 100 periodistas en #México pic.twitter.com/1wBN907eVg
— Madelein Garcia (@madeleintlSUR) 19 marzo 2018