Discorso all'Onu, il presidente cubano per una soluzione politica in Siria senza interferenze esterne
Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha sottolineato l'importanza di avanzare sulla via di una soluzione politica alla crisi in Siria.
In un discorso in videoconferenza alla 75a sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il presidente cubano ha affermato che la soluzione in Siria deve avanzare senza alcuna interferenza esterna e nel pieno rispetto dell'unità e dell'integrità del territorio siriano.
Ha anche chiesto una giusta soluzione al conflitto in Medio Oriente, che implica il vero esercizio del diritto inalienabile del popolo palestinese di costruire il proprio Stato entro i confini precedenti al 1967 e con la sua capitale a Gerusalemme Est.
Allo stesso modo, ha aggiunto il presidente cubano, rifiutiamo i tentativi di Israele di annettere nuovi territori in Cisgiordania.
Il presidente cubano ha espresso la solidarietà del suo Paese all'Iran di fronte all'escalation aggressiva degli Stati Uniti e ha ribadito la sua solidarietà al popolo saharawi.
"Condanniamo fermamente le sanzioni unilaterali e ingiuste contro la Repubblica democratica popolare di Corea", ha ricordato.
Cuba si oppone all'interferenza straniera negli affari interni della Repubblica di Bielorussia e ribadiamo la nostra solidarietà al legittimo presidente di quel paese, Aleksandr Lukashenko e al nostro fratello bielorusso, ha sottolineato.
Il presidente ha anche condannato fermamente le interferenze negli affari interni della Cina e ha respinto qualsiasi tentativo di danneggiare la sua integrità e sovranità territoriale.