"Donbass. Ieri, oggi e domani". Il documentario che in Italia non deve essere visto
di Agata Iacono
Al teatro Flavio, a Roma, si è svolta la prima proiezione del documentario di RT "Donbass. Ieri oggi e domani".
Il documentario è completamente tradotto e doppiato in italiano.
La regista, la bravissima, Tatyana Borsch, collegata online per interagire direttamente col pubblico in sala e rispondere esaurientemente a tutte le domande, racconta, attraverso testimonianze e documenti, la vera origine del conflitto in Ucraina, dal 2014, soffermandosi sulle testimonianze dei sopravvissuti alla strage di Odessa, sui racconti dei civili, sulle sofferte narrazioni di giornalisti di tutto il mondo ed ex militari, che hanno deciso di raccontare la verità e aiutare i popoli dell DPR e del LPR.
Il documentario dà voce anche alla narrazione occidentale, è crudo e imparziale, ed è proprio questo taglio documentale e non propagandistico che evidenzia le vere ragioni che hanno portato la Federazione Russa ad intervenire militarmente. Per la prima volta conosciamo le indagini di giornalisti indipendenti e le testimonianze dei sopravvissuti ai crimini compiuti dai battaglioni nazionalisti ucraini.
Fosse comuni con civili dalle teste tagliate, torture e stupri di donne e bambini, piccoli orfani che non sanno cosa voglia dire pace.
Una realtà di vita quotidiana che stravolge totalmente la narrazione imposta nell'occidente che continua a voler mandare armi e addirittura soldati.
"Ma francesi, canadesi, statunitensi, polacchi e anche italiani sono già qui, fin dall'inizio" specifica amaramente la regista.
E mostra fattivamente come in prima linea a morire siano giovanissimi ucraini, le cui madri sanno che sono solo in campi di addestramento o le cui famiglie non hanno i soldi per salvarli e farli uscire dal Paese.
Dietro vengono i battaglioni nazisti, con i vessilli ben in vista e senza libri di Kant...
Il documentario ripercorre la storia del Donbass dalle manifestazioni di piazza contro il colpo di stato di Maidan fino ai pochi mesi precedenti al riconoscimento, da parte russa, delle due Repubbliche Autonome di Lugansk e Donetsk.
Nella presentazione del documentario è stata inserita anche una testimonianza recentissima di Vasily Prozorov, (ex tenente colonnello membro del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU) a partire dal 1999), dal Crocus City Hall di Mosca, luogo del terribile attentato, che non ha dubbi sui veri mandanti dell'atto terroristico.
Sala strapiena, prima assoluta in Italia riuscitissima del documentario, nonostante atti di intimidazione verso il pubblico che voglio denunciare.
Quando mi sono recata al teatro Flavio per guardare il documentario, in pieno centro a Roma, insieme ad altri amici, mi sono ritrovata stretta tra due ali, in un passaggio obbligato: da una parte uno schieramento di forze dell'ordine e dall'altra un manipolo di persone con bandiere ucraine e megafono che urlavano e sputavano contro il pubblico che si recava in sala. "Assassini, vergognatevi, andate a combattere in Russia" e altri gentili epiteti, da parte di persone ospitate in Italia che, in teoria, dovrebbero essere precettati nell'esercito ucraino.
Buon per loro, se sono riusciti a sfangarsela.
Ma perché cercare di ostacolare in tutti i modi la proiezione di un documentario?
Qual è la paura?
Non bastava la censura cui sistematicamente viene sottoposto il fulm Il Testimone in Italia? https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_testimone_il_film_russo_che_in_italia_non_deve_essere_visto/39130_52227/
Adesso pure i corridoi dell'umiliazione e dell'intimidazione dobbiamo tollerare, per poter assistere ad un documentario e cercare di formarci una nostra opinione indipendente dalla propaganda filonato?
Appena messa al corrente, ieri sera stessa, Anna Soroka, consigliere del Presidente della Repubblica popolare di Lugansk, ha dichiarato al canale Donbass Italia del giornalista Vincenzo Lorusso, anch'egli come sempre in collegamento video:
"Nonostante gli sforzi dei complici dei neonazisti ucraini, a Roma (Italia) è iniziata la prima proiezione del film documentario di RT “Donbass”. Ieri oggi Domani". Testimoni oculari riferiscono che l'auditorium è pieno. Il mondo intero deve conoscere la verità sulla vera essenza disumana dell'Ucraina moderna!"