E ora è proprio tutto apparecchiato: il piano Mogherini - la barbarie dell'Ue - può iniziare. "Mirare, puntare...."

E ora è proprio tutto apparecchiato: il piano Mogherini - la barbarie dell'Ue - può iniziare. "Mirare, puntare...."

Dopo aver elevato la questione immigrazione da problema a "emergenza" ora l'associazione terroristi-barconi. E così accetterete l'inaccettabile umanamente (anzi lo chiederete voi)

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


Partecipando ieri alla trasmissione Porta a Porta il primo ministro italiano Matteo Renzi ha dichiarato: “andremo fino in fondo per recuperare il barcone affondato tra la Libia e Malta”. Il riferimento è al 19 aprile e alla strage immane di disperati che fuggivano dalle loro terre rese perlopiù invivibili dalla bramosia di guerra e risorse naturali dell'occidente. Ad oltre un mese di distanza, quella che doveva essere la prima esigenza umanitaria - non solo italiana ma di tutta l'Europa, e qui Renzi ha ragione - diviene un problema a cui cercare di trovare una soluzione solo 31 giorni dopo. E' una vergogna, l'ennesima di un continente che si vanta di essere la comunità dei diritti.
 
"Non e' in ballo l'Italia, ma la dignita' di tutta l'Europa. Questo gli europei devono saperlo". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Porta a Porta.
"Noi siamo umani, abbiamo mandato un robot a fare le foto, ci sono dei bambini morti nelle stive. Noi andremo in fondo al mare a recuperare il barcone" affondato tra la Libia e Malta, "a recuperare quei corpi perche' l'Europa deve vedere, non puo' dire, come a qualcuno, occhio non vede cuore non duole", ha aggiunto Renzi: "Quelli che fanno i furbi e fingono di non vedere devono smetterla". "Ci vorranno quattro mesi, una spesa di circa 15 milioni. Spero li paghi l'Europa, altrimenti li pagheremo noi".
 
Quello che è certo è che la strage del 19 aprile ha elevato la questione immigrazione da problema ad “emergenza”. E oggi abbiamo vissuto il passaggio ad una nuova fase con l'arresto di Touil Abdelmajid, "22enne marocchino responsabile della pianificazione ed esecuzione della strage" del Museo del Bardo a Tunisi dove furono uccise 24 persone secondo la ricostruzione della Digos. 
 
Nel febbraio del 2015 Abdel Majid Touil era arrivato a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, su un barcone di immigrati, dove era stato identificato e raggiunto da un provvedimento di espulsione emesso dal questore di Agrigento (in realtà forse un’intimazione a lasciare l’Italia, scrive il Fatto). Il ricercato è accusato dalle autorità tunisine di reati di omicidio volontario con premeditazione, cospirazione ai fini di commettere reati contro la sicurezza interna dello Stato, adesione a organizzazione terroristica, attentati per mutare la forma di governo.

Restano molti punti poco chiari della vicenda: l’uomo ha partecipato direttamente all’attentato al Bardo? La ricostruzione ufficiale dell’attacco parla di due esecutori materiali, Yassine Abidi e Hatem Jachnaoui, entrambi uccisi. La polizia tunisina era comunque ancora alla ricerca di due cittadini marocchini e un algerino dopo l’arresto di una ventina di persone coinvolte nell’attentato. L’uomo ha lasciato l’Italia dopo il 17 febbraio per tornare in Tunisia o è rimasto in Italia fino a oggi? E se è tornato in Tunisia, come è rientrato poi in Italia? Come fa a tornare nel nostro paese nonostante il decreto di espulsione? E infine che é venuto a fare in italia un mese prima dell'attacco il responsabile della pianificazione ed esecuzione della strage, a pianificarlo qua? E, infine, una cellula in grado di organizzare e prendere in ostaggio un museo  e tentare un attacco al Parlamento del paese (richiede non poche risorse) si sposta su un barcone di disperati? 
 
Quello che è certo è che si stanno creando tutte le premesse perché l'opinione pubblica possa accettare la strategia barbara messa in atto dall'Unione Europea per rispondere alla situazione elevata a grado di emergenza. Abbiamo vissuto tre fasi, non ve ne siete resi conto forse e nessuno ha provato a spiegarvelo:
 
 
Primo: il passaggio da “problema” alla nuova fase “emergenza”, con la necessità di risposte necessarie tipiche di un'emergenza. Avvenuto il 19 aprile con la strage di migranti dal numero delle morti non precisato (24 quelle accertate e centinaia sarebbero in fondo al mare ma Renzi si è posto il problema di recuperare il barcone solo oggi ad oltre un mese di distanza. Un caso?)
 
Secondo: Associare la presenza di terroristi nei barconi di disperati come è avvenuto oggi con l'arresto di Abdel Majid Touil. Il tutto agevolato dalle solite dichiarazioni di Salvini e Santaché, sempre pronti ad utilizzare a sproposito le loro corde vocali quando serve.

Terzo. Convinta tutta la popolazione della necessità di misure straordinarie di sicurezza contro l'emergenza e la presenza di terrorsti sui barconi, si può procedere all'attuazione della strategia messa in piedi dall'Unione Europea: affondare i barconi.
 
L'Europa sta per perdere definitivamente quello stralcio di umanità che ancora dichiara di possedere e noi a breve saremo chiamati a rinunciare ai nostri ultiim diritti e libertà in nome della sicurezza. Il regime degli Stati Uniti dalla guerra al terrore ad oggi lo insegna chiaramente: di fronte all'”emergenza” non esistono diritti o libertà, ma solo esigenze di sicurezza. L'unica cosa certa è che tra dodici anni ci sveglieremo una mattina e leggeremo sui giornali che Federica Mogherini si scusa davanti alla nazione per il suo piano barbaro iniziato nella primavera del 2015. Ogni riferimento alle scuse di Hillary Clinton di ieri per aver votato la barbarie dell'invasione in Iraq del 2003...
 
Nel pomeriggio arriva finalmente la prima dichiarazione di buon senso, dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.
 
“Finora in 15 anni da Lampedusa non sono passati terroristi ma gente ustionata, con il blocco renale, bambini, donne…non credo che un terrorista serio possa rischiare la vita su un barcone per raggiungere l’Europa”. Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, ha commentato così la notizia dell’arresto a Milano di Touil Abdel Majid. “Aspetto gli accertamenti della magistratura”, ha detto Nicolini, che ha poi chiesto che i migranti “non debbano essere costretti a salire su quei barconi per chiedere aiuto all’Europa”, finendo nelle mani dei trafficanti 
 
E poi arrivano anche le dichiarazioni dei familiari. "Uno dei due fratelli di Touil, intervistato sotto la casa della madre, assicura che il ragazzo non si è mai allontanato da Gaggiano dopo lo sbarco in Italia"

Via Huffinghton Post:
 
I parenti di Touil dichiarano ai giornalisti che il ventiduenne si trovava a Gaggiano nei giorni dell'attentato di Tunisi, e la cognata El Haddad Qoutbya assicura: "Da quando è arrivato è stato sempre qui con me". Così come i vicini di casa: "È un bravo ragazzo, lasciatelo stare".
 
La madre, che fa la badante in un paese vicino a Gaggiano, ricorda addirittura le circostanze della giornata del 18 marzo: "Il 18 marzo mio figlio era davanti alla tv. Ho visto con lui l'attentato in televisione, la jihad non gli piace per niente". "Mio figlio è innocente, mio figlio non c'entra niente era in Italia - ha aggiunto arrivando a casa, con il capo coperto da un hijab bordeaux. Ha fatto una scuola di italiano e stava cercando lavoro. Come si può andare in Tunisia senza avere documenti?", alludendo alla denuncia di smarrimento del passaporto fatta proprio dalla donna (che però è posteriore all'attentato, ndR).
 
La donna ha anche mostrato una copia del foglio di intimazione e ha raccontato come il congiunto è arrivato in Italia clandestinamente: "È andato a Tunisi in aereo. Lì è stato tre giorni e poi si è trasferito in Libia, per cercare lavoro. Si è fermato per una quindicina di giorni, e poi è partito con un barcone ed è venuto qui".

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo di Marinella Mondaini "Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

La dittatura del pensiero liberal di Giuseppe Giannini La dittatura del pensiero liberal

La dittatura del pensiero liberal

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?) di Gilberto Trombetta Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

SVENTATO COLPO DI STATO IN CONGO di Andrea Puccio SVENTATO COLPO DI STATO IN CONGO

SVENTATO COLPO DI STATO IN CONGO

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici? di Paolo Arigotti La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti