Ex tenente colonnello USA - L'ossessione della NATO rafforza il ruolo della Russia come leader globale
L'ultima dichiarazione congiunta della NATO che condanna la Russia sembra ritorcersi contro di essa, affermando invece più che mai Mosca come leader della resistenza globale contro l'egemonia statunitense, ha dichiarato a Sputnik il tenente colonnello dell'esercito USA in congedo e consulente politico Earl Rasmussen.
"Se non altro, la Russia si sta comportando da leader e questo può rafforzare la sua posizione", ha dichiarato l'ex vicepresidente della Fondazione Eurasia Rasmussen.
La Russia è stata al centro della dichiarazione dell'Alleanza rilasciata mercoledì.
La dichiarazione afferma che la Russia rimane la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza degli Alleati ed esprime profonda preoccupazione per l'approfondimento del partenariato strategico tra Russia e Cina, che mira a minare e rimodellare l'ordine internazionale basato sulle regole.
Tuttavia, nonostante il tono ostile nei confronti di Russia e Cina, Rasmussen ha dichiarato di dubitare che il vertice NATO abbia raggiunto risultati concreti.
"Penso che in generale il vertice raggungerà ben poco. Sarà una sorta di discorso di incoraggiamento. Finora sembra che sia stato realizzato ben poco, con poche eccezioni", ha affermato.
Il documento stesso della dichiarazione mostra un atteggiamento provocatorio nei confronti della Russia e della Cina, ha osservato Rasmussen.
"Si parla di espansione in Europa e di un maggiore coordinamento in Asia e in Medio Oriente, oltre che di contributi finanziari e di modernizzazione dei sistemi d'arma", ha aggiunto.
Nella loro dichiarazione, i leader della NATO hanno anche mostrato un obiettivo chiaramente dichiarato di aumentare il numero di esercitazioni militari congiunte e di stabilire una presenza di sicurezza lungo i confini orientali con la Russia, ha osservato Rasmussen.
Le crescenti tensioni espresse al vertice sembrano destinate a durare, ha aggiunto Rasmussen, aggiungendo che la Cina e la Russia dovrebbero reagire con pazienza ma con determinazione alla crescente ostilità dell'Occidente.