Gli attacchi della coalizione saudita hanno completamente distrutto il 55% delle strutture sanitarie dello Yemen
Il portavoce del Ministero della Salute nello Yemen, Yusuf Al Hadari, ha dichiarato che la coalizione saudita ha completamente distrutto il 55% delle strutture sanitarie.
Il portavoce del Ministero della Salute nello Yemen, Yusuf Al Hadari, tra l'altro, ha anche indicato che oltre il 75% delle strutture sanitarie in Yemen sono fuori servizio a causa dell'interruzione degli stipendi e del blocco economico.
Nelle sue dichiarazioni al canale libanese, Al Mayadeen, Al Hadari ha sottolineato che circa 400 bambini yemeniti soffrono di malnutrizione acuta e che oltre 40 mila bambini sono morti nell'ultimo periodo per tale motivo.
Secondo il portavoce, quasi tremila pazienti hanno perso la vita per insufficienza renale per la mancanza di attrezzature mediche necessarie.
A sua volta, il ministro dell'Acqua e dell'Ambiente del governo di salvezza nazionale, Nabil al Wazir, ha avvertito che "la guerra in corso è un genocidio, e gli attacchi diretti a impianti di acqua ha generato un significativo aumento del volume di danni alle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie, che hanno raggiunto un costo di 600 milioni di dollari."
Il ministro ha spiegato, in una conferenza stampa congiunta dei ministeri della salute, energia elettrica e della pesca, che la coalizione ha attaccato anche pozzi d'acqua e impianti di trattamento in tutto lo Yemen, in particolare nelle zone settentrionale.
Il ministero della pesca ha confermato che almeno 224 pescatori sono morti mentre svolgevano il loro lavoro e altri 206 sono rimasti feriti.
Il settore della pesca soffre di attacchi aerei da parte dell'Alleanza saudita dall'inizio della guerra contro lo Yemen, che ha raggiunto in totale 70 incursioni dirette contro centri e porti di pesca e navi.
Le perdite del settore della pesca solo nelle province di Hodeidah e Hajjah hanno raggiunto rispettivamente 5 miliardi e 642 milioni di dollari.
Inoltre, 75 impianti dell'industria della pesca sono stati chiusi e circa 36 mila lavoratori sono stati licenziati a causa degli attacchi della coalizione saudita.