Gli iraniani commemorano il secondo anniversario del martirio del generale Soleimani
Il 3 gennaio 2020, il generale Soleimani , comandante della Forza Quds dei Guardiani del Corpo della Rivoluzione Islamica (IRGC) dell'Iran, insieme ad Abu Mahdi al-Muhandis, vice comandante delle Unità di mobilitazione popolare (Al-Hashad Al-Shabi, in arabo) dell'Iraq, e un gruppo di suoi compagni, caddero martiri in un attentato terroristico perpetrato dagli Stati Uniti, a Baghdad.
Oggi, a due anni di distanza, il governo iraniano ha organizzato una cerimonia per commemorare il secondo anniversario dell'assassinio del generale Soleimani, in cui il presidente del Paese, Seyed Ebrahim Raisi, guida l'evento.
A questo tributo hanno partecipato anche le autorità nazionali, tra cui il comandante della forza Quds dell'IRGC iraniano, il generale di brigata Esmail Qaani e il vice capo della forza di Quds, il generale di brigata Mohamad Reza Falahzade, tra gli altri, nonché ospiti stranieri e la famiglia del eminente comandante martire.
Oltre a Raisi, altre personalità hanno tenuto brevi discorsi mettendo in luce la personalità e il ruolo del martire Soleimani.
Il generale Soleimani rimane una figura molto popolare ed è ricordato come un simbolo della lotta al terrorismo per il ruolo chiave che ha avuto nell'eliminare l'ISIS-Daesh nella regione. La Repubblica islamica dell'Iran considera il suo assassinio un "grande dono" per i terroristi e i loro sostenitori e ha promesso di raccogliere il suo testimone e vendicare questo crimine.