Il New York Times evidenzia il fallimento di Guaidó a Davos

5191
Il New York Times evidenzia il fallimento di Guaidó a Davos

 

Il quotidiano statunitense The New York Times ha sottolineato giovedì in un articolo il fallimento del deputato venezuelano Juan Guaidó nella sua partecipazione al World Economic Forum, tenutosi a Davos, in Svizzera, a cui ha partecipato come autoproclamato presidente venezuelano ad interim. Fin dall'inizio, il quotidiano statunitense si riferisce al fallimento della sua partecipazione all'evento intitolando il suo articolo: "Guaidó, promettendo un cambiamento per il Venezuela, non riesce a conquistare Davos".

 

L'articolo è scritto da Mark Landler, capo degli uffici londinesi del quotidiano di New York, che lavora lì da 27 anni. È stato anche corrispondente per le questioni di economia in Europa e giornalista per l'area d'affari di New York.

 

Nel testo, il New York Times racconta gli eventi presentati durante la partecipazione di Guaidó, in cui stava rispondendo alle domande sul perché il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, è rimasto al potere dopo un anno di autoproclamazione come presunto "presidente incaricato” ??del paese, con il sostegno degli Stati Uniti (USA).

 

"Quando il signor Guaidó è apparso quest'anno alla riunione di personaggi politici e finanziari (di Davos), arrivando in Europa sfidando il divieto di lasciare il suo paese, sembrava un uomo il cui tempo è passato", si legge nell’articolo.

 

Allo stesso modo, viene sottolineato che, nonostante abbia il supporto degli Stati Uniti dall'inizio del 2019, Guaido non ha mai avuto un incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Davos; oltre a evidenziare l'assenza dell'ex consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton; che è stato licenziato l'anno scorso dal presidente degli Stati Uniti.

 

"Il signor Trump non ha nemmeno menzionato il Venezuela nel suo discorso a Davos", evidenzia il New York Times.

 

Durante il suo discorso - riferisce il quotidiano - il parlamentare di destra "ha avuto difficoltà a offrire nuove idee" per ottenere sostegno dai paesi europei nella sua intenzione di continuare l'aggressione contro la nazione sudamericana.

 

«Il Venezuela è già soggetto a severe sanzioni, che fino ad ora non sono riuscite a rovesciare Maduro. In un anno elettorale, gli Stati Uniti hanno molte meno probabilità di considerare le opzioni più aggressive come un intervento militare", afferma il giornale, riferendosi alle misure coercitive imposte al Paese e che hanno generato perdite milionarie, con l'obiettivo di rovesciare la Rivoluzione Bolivariana.

 

Tra le domande poste a Guaidó vi è il presunto supporto delle forze militari. Su questo fatto, il deputato dell'opposizione ha affermato di offrire ai militari una sorta di "amnistia" a coloro che "hanno voltato le spalle" al presidente della Repubblica, Nicolás Maduro.

 

In diverse occasioni, il parlamentare, insieme ai membri dell'amministrazione Donald Trump, hanno invitato gli ufficiali delle Forze Armate Nazionali Bolivariane (FANB) a "voltare le spalle" al capo dello Stato. "Rimangono il suo bastione di supporto", ha sottolineato Guaidó.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza di Michelangelo Severgnini “Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

“Cercare l’impatto, non la mera sopravvivenza”: lettere da Gaza

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche" di Francesco Santoianni L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una tassa giusta per i miliardari di Michele Blanco Una tassa giusta per i miliardari

Una tassa giusta per i miliardari

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Il romanzo anticinese di Fubini di Fabrizio Verde Il romanzo anticinese di Fubini

Il romanzo anticinese di Fubini

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti