Il notiziario della Banca d'Italia e la "guerra dei capitali" alla Lega Anseatica
di Pasquale Cicalese
Sapevate che secondo il notiziario della Banca d'Italia "Economia italiana in breve" , del 10 novembre il debito delle imprese italiane e delle stesse famiglie, al secondo trimestre 2023, e' il piu' basso dell' eurozona e della stessa Germania?
Sapevate che, come risulta dalle trimestrali terzo trimestre 2023 il debito delle societa' quotate in borsa e' ulteriormente calato, facendo schizzare in alto la posizione finanziaria netta positiva delle imprese?
E come sono riusciti? Grazie a bassissimi salari in confronto dell' eurozona negli ultimi 30 anni (a proposito, Landini e Cisl Uil dove erano in questi 30 anni, a firmare contratti sempre piu' al ribasso e ora se la prendono con il governo?).
Poi, un' altra cosa che ho spiegato in Piano contro mercato: l' accumulazione capitalistica si fa con la reflazione salariale (ieri Giorgetti ha detto che e' si aumentata l' occupazione ma non i redditi reali) e il salario sociale globale di classe ( alloggi popolari, alta qualificazione della forza lavoro, istruzione, sanita' spese in ricerche e sviluppo) , oltre che investimenti in infrastrutture. Le imprese cinesi, per finanziarsi, ricorrono alle banche pubbliche o alla quotazione in borsa ,( controtendenza marxiana alla caduta del saggio di profitto non piu' giocando sulla " massa di profitto" attraverso la deflazione salariale).
E allora, perche' Bonomi e Confindustria insistono a volere fondi pubblici a fondo perduto e non ricorrono alle banche o si quotano in borsa? Perche' nelle imprese italiane da sempre esiste opacita' di bilancio, scarsa trasparenza, prelievo della ricchezza aziendale presso le famiglie proprietarie.
Questi i mali che sin dalla fine degli anni Settanta l'esimio economista Marcello de Cecco vedeva nella struttura industriale privata. Ora, per salvataggi, ci sono tre banche pubbliche Monte dei Paschi, che sta andando benissimo, Popolare Bari, ritornata in utile e Mediocredito Centrale, oltre a Cdp. Assieme potrebbero costituire un polo bancario pubblico dedito a finanziamenti a medio lungo termine, proprio come le Bin della Prima Repubblica.
Ma l'Ue ci impone di privatizzarle e i fessi di Palazzo Chigi e Mef, ovviamente, ubbidiscono. Proprio non se ne esce.
Intanto in Cina..
Oggi sono usciti alcuni dati cinesi. Produzione industriale annuale 4.6 ( prevista 4.1), vendite al dettaglio 7.6 ( previste 7), calano gli investimenti. Finalmente raggiunto l' obiettivo di una staffetta investimenti consumi, decisi da Pboc,(taglio tassi e finanziamenti ad economia reale) e dal Consiglio di Stato in questi mesi. L' eccesso di risparmio accumulato durante i tre anni di covid si sta traducendo in boom turistico e consumi, pur in un contesto di deflazione dei prezzi. Non e' preoccupante il calo degli investimenti perche', anzi, in 40 anni la Cina si e' caratterizzata da sovrainvestimenti. Ultimo tassello che faccia da volano ai consumi la sanita' universale, promessa 4 anni fa e ancora non attuata, sul modello della riforma Anselmi del 1978 da noi. Assieme alla reflazione salariale in corso dal 2008, la sanita' universale sarebbe il vero pilastro del salario sociale globale di classe, di cui parlo in Piano contro mercato. Da noi invece? Elkann abbandona la Fiat al suo destino e si butta nella sanita' privata, legittimato dalle decisioni del governo che umilia la sanita' pubblica e per la gioia dei colossi assicurativi italiani. L' idiozia e' immensa in questo Paese. Ancora, ah, dopo aver salvato piu' e piu' volte banche zombie, dopo aver concesso aiuti di stato a non finire ai colossi industriali tedeschi ( ultimo settore acciaio), ieri sera la Germania ha concesso aiuti di stato a Siemens Energy per la bellezza di 16 miliardi. A noi non e' concesso salvare Ilva, 130 crisi industriali, Alitalia e tenerci le banche pubbliche.
Figli e figliastri.
Questa e' l'Ue ed e' per questo che occorre fare la "guerra dei capitali" alla Lega Anseatica, come ho scritto nei giorni scorsi, attraverso servizi segreti, GdF, carabinieri e polizia. Riportare quanti piu' capitali italiani dalla Germania, dal Lussemburgo, dall' Olanda ed in genere dai paradisi fiscali, facendo inoltre pagare le tasse alle multinazionali presenti nel nostro paese, combattere evasione ed elusione, stroncare il lavoro nero o contratti fittizi.
Mettiamoci in testa dal 1972, Piano Werner, siamo nel pieno della " guerra dei capitali". Come specifico in 50 anni di guerra al salario.
E' molto semplice la cosa da fare. Il 30 novembre scadono parecchie scadenze fiscali. Nel frattempo si continui a fare la " guerra ai capitali", controlli a tappeto di Gdf, Polizia, Carabinieri, Servizi Segreti, Ispettori del Lavoro, Magistratura. E vediamo quanta Iva , Ires, Irap, cartelle esattoriali ecc. verranno versate entro il 30 novembre. A quel punto, verso l' 11 del mese, il Mef e Palazzo Chigi avranno un quadro della situazione e potranno fare un maxiemendamento che dia consistenti aumenti salariali a tutto il personale dello Stato, rilanciando inoltre sanita' ed istruzione pubblica. In sede Ecofin ponga il veto sul nuovo Patto di Stabilita', fino a quando non si faccia chiarezza sugli enormi aiuti di stato tedeschi e sulle loro banche zombie. Quanto alle imprese italiane, loro, grazie a bassissimi salari, non hanno bisogno di aiuti pubblici perche' sono piene di liquidita'. I soldi pubblici vengano indirizzati al salario sociale globale di classe.