Il presidente dell'Argentina afferma che l'FMI ha "la stessa logica di un fondo avvoltoio"

Il presidente dell'Argentina afferma che l'FMI ha "la stessa logica di un fondo avvoltoio"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

L’Argentina è uno di quei paesi al mondo che ha avuto la sfortuna di finire più volte stritolato dalle magli del Fondo Monetario Internazionale. A tal proposito il presidente argentino Alberto Fernandez ha affermato che lo staff tecnico del Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha "la stessa logica di un fondo avvoltoio".

"Un fondo avvoltoio si comporta come un avvoltoio. Sono usurai, vivono raccogliendo e soffocando con gli interessi", ha detto durante un'intervista all'emittente radiofonica El Destape, in cui ha parlato del suo incontro con il direttore generale del FMI, Kristalina Georgieva, nell'ambito del vertice del G20 in India.

Fernández ha ricordato che il FMI è nato come "prestatore di ultima istanza". "Doveva fornire risorse finanziarie ai Paesi che non potevano ottenere risorse sul mercato privato, quindi doveva aiutare e applicare tassi di interesse molto più bassi. Tutto questo è stato stravolto e capovolto", ha aggiunto.

Secondo il presidente, il personale dell'organizzazione, che chiede maggiori adeguamenti all'Argentina in un momento di recessione economica e di perdita di potere d'acquisto per i salariati, ha un "potere indebito".

"Néstor (Kirchner, ex presidente argentino) diceva che i creditori non riscuotono dai morti. I morti non pagano. Non ha senso soffocare un Paese fino a farlo soffocare, ma questa logica prevale ancora nello staff del Fondo”.

Fernández ha descritto l'incontro come "molto duro" e ha detto di aver parlato con Georgieva con "rispetto e molta severità" degli alti tassi di sovraccarico applicati dall'organizzazione, che non hanno tenuto conto della grave siccità subita dall'Argentina durante la rinegoziazione dell'accordo.

"La discussione ha avuto a che fare con il fatto che il danno subito dall'economia argentina a causa della siccità non è stato adeguatamente considerato", ha spiegato il presidente, che ha aggiunto che il direttore esecutivo del FMI era d'accordo con lui.

Ha inoltre sottolineato di aver discusso la questione con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, "perché il governo statunitense ha cercato di sostenere l'Argentina".

Se l’attuale presidente muove critiche al Fondo, più realista del re è invece il candidato presidenziale ultraliberista Javier Milei assurto agli onori delle cronache perché risultato essere, a sorpresa, il candidato più votato alle primarie. In una riunione dello scorso agosto con funzionari del Fondo Monetario Internazionale, il fanatico economista ha assicurato loro che, se sarà eletto presidente, effettuerà un aggiustamento fiscale - inteso come misure di austerità lacrime e sangue - più severo di quello richiesto dal FMI all'attuale governo, eliminerà il tetto del tasso di cambio, aprirà l'economia a scapito dell'industria nazionale, promuoverà una riforma del lavoro, sopprimerà ministeri e promuoverà una riforma monetaria per porre fine alla regolamentazione della Banca Centrale, in altre parole, dollarizzerà l’Argentina.

Tutte le promesse che il leader di ‘La Libertad Avanza’ spara nei programmi radiofonici o televisivi a cui viene invitato - e in cui viene messo in guardia dall'esplosione economica, sociale e politica che potrebbero produrre - sono state formalmente messe sul tavolo virtuale di Rodrigo Valdés, capo della direzione dell'emisfero occidentale del FMI.

A questo punto possiamo facilmente immaginare quale sia l’esito auspicato dal Fondo, che con Miliei alla presidenza potrebbe continuare a taglieggiare indisturbato Buenos Aires. 

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti