Il professor Ehud Qimron scrive al ministro della salute israeliano: «Ministro, è tempo di ammettere il fallimento
Il professor Ehud Qimron, capo del Dipartimento di microbiologia e immunologia dell’Università di Tel Aviv e fra gli immunologi più importanti del paese, ha scritto una lettera aperta criticando aspramente la gestione israeliana – e globale – della pandemia da coronavirus.
Alla fine, la verità viene a galla, e quella sulla politica del coronavirus sta cominciando a palesarsi. Non resta altro che dire agli esperti che hanno guidato la gestione della pandemia: ve lo avevamo detto. Con due anni di ritardo, vi rendete finalmente conto che un virus respiratorio non può essere sconfitto e che qualsiasi tentativo del genere è destinato a fallire. Non lo ammettete, perché non avete ammesso quasi nessun errore negli ultimi due anni, ma a posteriori è chiaro che avete fallito miseramente in quasi tutte le vostre azioni, e persino i media stanno già facendo fatica a coprire la vostra vergogna. Vi siete rifiutati di ammettere che l’infezione arriva a ondate che svaniscono da sole, nonostante anni di osservazioni e conoscenze scientifiche. Avete insistito nell’attribuire ogni declino di un’ondata esclusivamente alle vostre azioni, e così secondo la vostra falsa propaganda «avete sconfitto la peste». E poi di nuovo l’avete sconfitta, e ancora e ancora.
Vi siete rifiutati di ammettere che i test di massa sono inefficaci, nonostante i vostri stessi piani di emergenza lo dichiarassero esplicitamente (Pandemic Influenza Health System Preparedness Plan, 2007, p. 26). Avete rifiutato di ammettere che la guarigione dall’infezione è più protettiva di un vaccino, nonostante le conoscenze e le osservazioni precedenti dimostrino che le persone vaccinate hanno più probabilità di essere infettate di quelle che invece hanno incontrato il virus e sviluppato gli anticorpi. Avete rifiutato di ammettere che i vaccinati sono contagiosi nonostante le prove. Sulla base di questo, speravate di ottenere l’immunità di gregge con la vaccinazione - e avete fallito anche in questo.
Avete insistito nell’ignorare il fatto che la malattia è decine di volte più pericolosa per i gruppi a rischio, e per gli adulti più anziani, che per i giovani che non sono nei gruppi a rischio, nonostante le conoscenze che venivano dalla Cina già nel 2020.
Avete rifiutato di adottare la Dichiarazione di Barrington, firmata da più di 60.000 scienziati e medici professionisti, o altre misure di buon senso. Avete scelto di ridicolizzarli, calunniarli, distorcerli e screditarli. Invece delle misure e delle persone giuste, avete scelto professionisti che non hanno una formazione adeguata per la gestione delle pandemie (fisici come consiglieri principali del governo, veterinari, agenti di sicurezza, personale dei media, e così via). Non avete istituito un sistema efficace per segnalare gli effetti collaterali dei vaccini, e i rapporti sugli effetti collaterali sono stati persino cancellati dalla vostra pagina Facebook. I medici evitano di collegare gli effetti collaterali al vaccino, per timore che voi li perseguitiate come avete fatto con alcuni loro colleghi. Avete nascosto i dati che permettono una ricerca obiettiva e corretta. Invece, avete scelto di pubblicare articoli non oggettivi con alti dirigenti Pfizer sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini. Un danno irreversibile alla verità
Ma dall’alto della vostra arroganza, avete anche ignorato il fatto che alla fine la verità verrà a galla. E comincia a essere così. La verità è che avete fatto precipitare a un minimo senza precedenti la fiducia dell’opinione pubblica nei vostri confronti, e avete eroso la vostra autorità. La verità è che avete bruciato centinaia di miliardi di shekel senza alcun risultato – con imposizioni mediatiche, test inefficaci, chiusure distruttive e sconvolgendo la vita di tutti negli ultimi due anni.
Avete distrutto l’educazione dei nostri figli e minato il loro futuro. Avete fatto sentire i più giovani colpevoli, spaventati, li avete indotti a fumare, bere, diventare dipendenti, abbandonare la scuola, diventare litigiosi, come attestano i presidi delle scuole di tutto il paese. Avete danneggiato i mezzi di sussistenza, l’economia, i diritti umani, la salute mentale e fisica. Avete calunniato i colleghi che non si sono arresi a voi, avete messo la gente l’una contro l'altra, avete diviso la società e polarizzato il discorso. Avete bollato, senza alcuna base scientifica, le persone che hanno scelto di non vaccinarsi come nemici del popolo e come diffusori di malattie. Promuovete, in modo inedito, una politica draconiana di discriminazione, di negazione dei diritti e di selezione delle persone, compresi i bambini, per la loro scelta medica. Una selezione che non ha alcuna giustificazione epidemiologica. Quando si confrontano le politiche distruttive che state perseguendo con le politiche sane di alcuni altri paesi - si vede chiaramente che la distruzione che avete causato ha solo aggiunto vittime oltre ai vulnerabili al virus. L’economia che avete rovinato, i disoccupati che avete causato, e i bambini di cui avete distrutto l’educazione: ecco le vittime in eccesso, risultato solo delle vostre azioni. Attualmente non c’è nessuna emergenza medica, ma state coltivando una tale condizione ormai da due anni a causa della brama di potere, dei bilanci e del controllo. L’unica emergenza ora consiste nel fatto che continuate a deciderepolitiche e a destinare enormi budget alla propaganda e all’ingegneria psicologica invece di indirizzarli a rafforzare il sistema sanitario.
Lo stato di emergenza deve finire!
Professor Ehud Qimron, Facoltà di medicina, Università di Tel Aviv
(Il sito che pubblica la traduzione in inglese (https://swprs.org/professor-ehud-qimron-ministry-of-health-its-time-to-admit-failure/), Swiss Policy Research (SPR), fondato nel 2016, è un gruppo di ricerca indipendente, apartitico e senza scopo di lucro che indaga sulla propaganda geopolitica. SPR dichiara di non ricevere finanziamenti esterni se non le donazioni dei lettori. L’originale in ebraico è qui: https://www.mako.co.il/news-columns/2022_q1/Article-dfd99ca599e2e71026.htm ).
Traduzione in italiano a cura di Marinella Correggia