Il regista tedesco Werner Herzog: "Il sacrificio dei soldati sovietici viene oggi ignorato per interessi politici"
Dato che i fatti contano sempre meno oggigiorno, "occupare la narrazione ha creato ... ideologie sbilanciate" e "informazioni sbilanciate". Intervistato da Afshin Rattansi durante la trasmissione di RT "Going Underground", il regista tedesco Werner Herzog, considerato uno dei massimi cineasti viventi, ha preso a riferimento il ruolo delle truppe sovietiche durante la seconda guerra mondiale per accusare la narrazione malata che oggi viene diffusa alle popolazioni. Il loro "incredibile sacrificio" viene oggi "ignorato a causa di interessi politici", ha proseguito Herzog.
I fatti non contano, rimarca Herzog. "Oggi non è così importante ciò che è realmente accaduto. L'unica questione che conta è chi possiede la narrazione. E occupare la narrazione ha creato una sorta di ideologie sbilanciate e informazioni sbilanciate come vediamo tutti i giorni". E a tal proposito afferma: "Credo che la demonizzazione della Russia sia un errore molto, molto grande".
Significative le parole del regista tedesco anche sulle proteste negli Stati Uniti, dove vive dal 1999, e in altre nazioni occidentali per la "giustizia razziale". Sebbene il regista sostenga le proteste in corso come "completamente necessarie e, anzi, in ritardo", Herzog si esprime con scetticismo in relazione alle azioni di deturpazione contro le statue e i monumenti storici. "La storia non funziona cancellando i fatti e rovesciando i monumenti", ha dichiarato. Per Herzog, infine, "solo una piccola parte della polizia Usa è marcia e agisce in modo deplorevole", ha proseguito il regista ritiene che le crescenti richieste di "togliere i fondi alla polizia" siano sbagliate. "Deve essere riformata. Questo è ovvio. Non c'è dubbio. Eliminarla completamente e sostituire [la polizia] con boy scout o vigilantes sarebbe stupido. Non funziona così.2, ha concluso.