Il video che mostra Putin per la prima volta a bordo di un caccia Su-25
In questo video condiviso sul social network Twitter da Marco Bordoni si può vedere un Putin d’annata, 20 anni fa, salire a bordo di un caccia Sukhoi Su-25.
20 anni fa il primo giretto di #Putin su un #SU25. pic.twitter.com/DfuYUMV5LK
— Marco Bordoni (@bordoni_saker) October 22, 2019
In merito allo storico caccia di produzione sovietica scrive il portale Aerei Militari:
«Il prototipo del SU-25 Frogfoot volò per la prima volta il 22 febbraio del 1975, con la sigla di progetto T8-1. Si trattava di un velivolo abbastanza semplice, bimotore, monoposto, ala alta e singola deriva, più simile a un addestratore che a un aereo d'attacco.
Gli analisti del Pentagono inizialmente gli assegnarono la denominazione RAM-J.
Il programma costituiva una risposta all'A-10 Thunderbolt americano, e intendeva ottenere un aereo robusto, in grado di assicurare l'appoggio tattico alle proprie forze terrestri ed il contrasto anticarro, dotato di blindatura e di sistemi ridondanti per resistere al fuoco antiaereo.
Il SU-25 è entrato in servizio con le forze aeree sovietiche nel 1980, quando un gruppo di velivoli di pre-serie fu inviato in Afghanistan per partecipare alle operazioni militari contro la guerriglia, ed è stato sviluppato in varie versioni, monoposto e biposto.
Il Frogfoot – al contrario dell'A-10 – ha conosciuto un discreto successo di esportazione, ed è stato costruito in quasi 1.000 esemplari per una quindicina di nazioni nel mondo.
Buona parte di essi sono ancora in servizio.
La produzione è cessata nei primi anni '90, e nel 1992 fu presentata la versione aggiornata SU-25TM rinominata SU-39, realizzata solo come biposto, che non ebbe seguito.
Il Frogfoot, che i sovietici chiamano “Grach” (una specie di corvo) si è fatto apprezzare per la sua robustezza e la versatilità di impiego.
Le parti vitali dell'aereo sono protette da una corazzatura in titanio che in alcuni punti supera i due centimetri di spessore, il velivolo dispone di numerosi punti d'attacco ai quali possono essere agganciati svariati tipi di armamenti, compresi missili controcarro e bombe a guida laser, che può impiegare autonomamente grazie a una suite avionica che comprende sistema di navigazione e attacco, telecamera e designatore laser».