La Russia avverte gli USA: l'attacco alla Siria ha già messo una volta a rischio il processo di pace
La Russia denuncia che gli ultimi attacchi missilistici degli Stati Uniti e dei suoi alleati, lo scorso aprile, contro la Siria hanno già messo in pericolo il processo di pace del paese arabo.
In un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano slovacco Pravda, il ministro degli Affari Esteri russo Sergey Lavrov, ha rinnovato la denuncia sull'attacco missilistico effettuato lo scorso aprile che Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno effettuato contro la Siria, accusando Damasco di aver commesso un attacco chimico.
"Gli Stati Uniti e i loro alleati, in violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale, lo spirito e la lettera della Carta delle Nazioni Unite, realizzarono un attacco contro il territorio siriano lanciando missili che hanno minacciato l'intero processo di pace nel paese arabo. È un esempio illustrativo di chi e di come si comporta nei confronti della Siria", ha lamentato.
Il capo della diplomazia russa ha ribadito che finora non hanno presentato prove del presunto utilizzo di armi chimiche da parte del governo siriano nella città di Douma, alla periferia di Damasco, e neanche sono stati trovate le vittime o testimoni dell'incidente.
Tuttavia, Lavrov ha precisato che l'attacco è stato organizzato con filmato realizzato dai cosiddetti 'caschi bianchi', un'organizzazione che si pone come soccorritore umanitario e agisce contro Damasco.
Nonostante l'ostilità occidentale a Damasco, ha detto, l'esercito siriano è riuscito a sconfiggere il gruppo terroristico ISIS (Daesh, in arabo). "La cosa importante è che lo stato siriano sia stato preservato", ha aggiunto.