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Lavoratori GKN: dalla politica solo parole, la nostra lotta ha impedito i licenziamenti
C'è un testo di legge al parlamento contro le delocalizzazioni promosso dai lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio. Un testo elaborato dagli stessi operai che rischiano il licenziamento proprio a causa delle delocalizzazioni.
Tante le parole dei politici come quelle del Segretario del Pd Enrico Letta: "il governo assuma in tempi rapidissimi e presenti il testo sulle delocalizzazioni per limitare le delocalizzazioni predatorie".
Tutto fermo alle parole, di concreto un bel nulla.
Il Ministro dello Sviluppo economico Giorgetti non ha invitato i vertici di Melrose per chiedere le ragioni delle delocalizzaizoni e delle intenzioni dell'azienda ma, come denunciano i lavoratori, ha convocato subito Dazn per la questione del doppio abbonamento.
Queste, insomma, sono le priorità del governo dei "migliori".
Proprio perché i vertici della GKN possono riaprire i licenziamenti, gli operai invitano la politica ad agire in parlamento: "Mettetelo in discussione, emendatelo, votatelo", è l'appello che su Facebook hanno ribadito le maestranze.
Questi operai, che sono il simbolo di una vertenza generale di lotta non limitata alla loro vicenda, giungono ad una conclusione, non tanto amara, quanto realistica: "Ad oggi ci sono pochi fatti: nessuno ha impedito la procedura di licenziamento a Gkn se non la lotta, i nostri corpi, i vostri corpi in corteo e il ricorso per articolo 28 depositato dalla Fiom. Non c'è nessun testo anti-delocalizzazioni sul tavolo del Governo."
Si può anche perdere, ma non senza lottare, alla fine si faranno i conti.
Per questa ragione gli operai Gkn ricordano: "Ma se e quando cadremo, avremo cura di chiarire il ruolo che ognuno di noi ha giocato in questa vicenda."