Loretta Napoleoni - Il "nuovo mercantilismo" di Trump può funzionare?

Possono gli Stati Uniti oggi seguire l’esempio inglese e chiudersi al mondo?

3684
Loretta Napoleoni - Il "nuovo mercantilismo" di Trump può funzionare?



di Loretta Napoleoni per l'AntiDiplomatico

L’elezione di Donald Trump ha scatenato una pletora di commenti e previsioni, alcuni apocalittici, sul futuro dell’economia mondiale. Tra questi, il ritorno delle politiche mercatistiche, sembrerebbe la piu’ corretta. Definita nuovo mercantilismo, questa teoria e’ sinonimo di nazionalismo economico.

Prima di avventurarci in giudizi rispolveriamo la memoria riguardo al classico mercantilismo. Il termine e’ legato alle politiche del capo del tesoro di Luigi XIV, Jean-Baptiste Colbert. Fu infatti Colbert a lanciare nel diciassettesimo secolo la filosofia del nazionalismo economico i cui pilastri erano l’interesse nazionale e l’intervento dello stato per assicurarlo, anche e soprattutto a discapito degli altri paesi. Questa forma di “egoismo economico”, che molti erroneamente definiscono anti-globalizzazione, raggiunse il suo apice durante l’impero britannico, le colonie erano costrette a vendere le materie prime all’Inghilterra che le processava nelle fabbriche delle Midlands per poi inviare i prodotti finiti alle colonie che li pagavano a caro prezzo.

Il mercantilismo britannico funzionò per un semplice motivo: la culla della rivoluzione industriale era l’Inghilterra, la superiorità tecnologica assicurava la sudditanza delle colonie in termini di produttori di materie prime e dei loro mercati di sbocco, data la dipendenza dai prodotti finiti.

Il mercantilismo fu anche possibile grazie al colonialismo, che viene identificato in termini economici come un processo di globalizzazione in quanto ha aperto i mercati a materie prime e prodotti extra nazionali. Si potrebbe anche affermare che il colonialismo è stato un elemento fondamentale per la riuscita della rivoluzione industriale e per l’avvento del grande capitalismo. Senza le materie prime ed i mercati di sbocco la rivoluzione tecnologica non si sarebbe tradotta in industrializzazione. Cio’ avvenne nell’antica Grecia, durante il periodo d’oro quando il proliferarsi dell’innovazione tecnologica finì per dilettare l’élite, vedi il deus ex machina della tragedia greca, invece di dar vita ad una rivoluzione industriale.

Il mercantilismo iniziò a frantumarsi quando le colonie, e.g. quelle americane, decisero di ribellarsi alla condizione di sudditanza. La risposta dell’Inghilterra fu la guerra commerciale combattuta a colpi di tariffe, sanzioni ed embargo.

È dunque possibile affermare che le grandi globalizzazioni sono sempre strumentali ai salti tecnologici e che attraverso le prime i secondi si consolidano per poi sfociare inevitabilmente nel nazionalismo economico quando la sudditanza tecnologica si sfalda? In altre parole, il mercantilismo non e’ anti-globalizzazione ne’ piuttosto la fase finale.

Se la risposta e’ si allora il nazionalismo economico di Trump era un fenomeno prevedibile. La rivoluzione digitale americana è stata possibile grazie allo sfruttamento del mercato cinese, senza l’apertura di Deng Xiaoping Steve Jobs non avrebbe mai creato il miracolo Apple. E sulla scia di questo sbocco nevralgico il capitalismo occidentale  non solo e’ sopravvissuto ad una crisi profonda innescata dall’aumento del prezzo del petrolio nel 1974, ma si e’ espanso nel mondo. Il crollo delle tariffe, l’apertura dei mercati e’ stato l’ossigeno della rivoluzione digitale. Tutto cio’ ha iniziato a sfaldarsi quando la Cina, arrivata ad un livello di sviluppo vicino a quello occidentale ha cambiato registro e da nazione sfruttata è diventata concorrente. Esattamente come avvenne con le colonie americane.

Il nazionalismo economico di Trump, non a caso, inizia nel 2016 ed e’ diretto principalmente a bloccare la concorrenza di Pechino. Biden non cambia la politica, anzi la cementa. L’innovazione della nuova amministrazione Trump è l’allargamento del nazionalismo economico ai paesi del NAFTA, all’Europa ed al resto del mondo. Ci sorprende? L’Inghilterra fece la stessa cosa e diede vita alle guerre commerciali, si chiuse dentro il suo impero, creò il Commonwealth e cosi’ via.

La domanda da porsi oggi è la seguente: possono gli Stati Uniti oggi seguire l’esempio inglese e chiudersi al mondo? L’America è un continente, non è una nazione. È un esportatore netto di energia e produce cio’ che mangia. Forse la risposta giusta è si!

Loretta  Napoleoni

Loretta Napoleoni

 

*Economista di fama internazionale. Ha insegnato alla Judge Business Schools di Cambridge e nel 2009 è stata invitata come relatrice alla Ted Conference sui temi del terrorismo. Nel 2005 ha presieduto il gruppo di esperti sul finanziamento del terrorismo per la conferenza internazionale su terrorismo e democrazia organizzata dal Club de Madrid. Autrice di diversi libri di successo tra cui Terrorismo SPAEconomia Canaglia e Maonomics, tradotto in 18 lingue, incluso l’arabo ed il cinese; ISIS, lo stato del terrore, uscito in 20 nazioni. L’ultimo si intitola Technocapitalism

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - HTS e le incognite sul futuro della Siria di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - HTS e le incognite sul futuro della Siria

Loretta Napoleoni - HTS e le incognite sul futuro della Siria

Trump, la NATO e cosa aspettarsi in Europa di Giuseppe Masala Trump, la NATO e cosa aspettarsi in Europa

Trump, la NATO e cosa aspettarsi in Europa

Soluzioni cinesi per la medicina tradizionale a beneficio del mondo   Una finestra aperta Soluzioni cinesi per la medicina tradizionale a beneficio del mondo

Soluzioni cinesi per la medicina tradizionale a beneficio del mondo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Le "Ferrari di Assad", i factchecker e alcune semplici domande di Francesco Santoianni Le "Ferrari di Assad", i factchecker e alcune semplici domande

Le "Ferrari di Assad", i factchecker e alcune semplici domande

Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente di Marinella Mondaini Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente

Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente

La rivolta sociale che non c'è di Giuseppe Giannini La rivolta sociale che non c'è

La rivolta sociale che non c'è

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

La Turchia e il peggior scenario possibile di Michelangelo Severgnini La Turchia e il peggior scenario possibile

La Turchia e il peggior scenario possibile

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Le guerre e i conflitti stanno aumentando di Michele Blanco Le guerre e i conflitti stanno aumentando

Le guerre e i conflitti stanno aumentando

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti