M5S, chi si fa dividere perde sempre

6643
M5S, chi si fa dividere perde sempre


di Francesco Erspamer

Due importanti interventi di Di Battista in poche ore. Molto bene, è un politico di razza e in questo momento il M5S e l’Italia ne hanno bisogno.

Molto utile anche il fatto che stia provocando discussioni: in un partito di massa devono essercene perché si tratta inevitabilmente di un mosaico di interessi ma soprattutto perché le strategie e le tattiche politiche sono sempre contingenti, dei mezzi funzionali al fine da raggiungere, e il confronto aiuta a trovare quelli di volta in volta più opportuni.

A patto naturalmente di non trasformare i mezzi in fini, ideologizzandoli o peggio “tifosizzandoli” malgrado il rischio di provocare divisioni interne: compattezza e disciplina sono fondamentali, davvero le condizioni necessarie, anche se non sufficienti, dell’impegno politico. 


Va pertanto superata la propensione all’individualismo instillata in tutti noi da trent’anni di liberismo e va recuperata la capacità di agire e sacrificarsi per gli altri, per il paese, per la collettività, per i posteri, per il bene comune. È una abnegazione che credevo perduta e ho ritrovato nel Movimento e specificamente in parecchi suoi militanti e simpatizzanti, e che va però coltivata, rinforzata, resa cosciente, posta esplicitamente al centro della nostra lotta. Il resto sono dettagli, magari importanti per qualcuno ma che non devono portare a sospetti e sfiducia. Tutto e subito tanto non lo otterremo: sarà una guerra di lunga durata e sarà vinta da chi dimostrerà più pazienza e resistenza.

Spero che adesso Di Battista resti in gioco: il suo silenzio è stato un atto di obbedienza e di umiltà ma immagino che si sia accorto che non è il momento di essere umili e tanto meno di mollare la presa: mai come oggi la politica richiede una dedizione totale, continua, professionale. Già prima del coronavirus il liberismo era pericolosamente aggressivo e invasivo, adesso il suo rifiuto di mettere in discussione i suoi assiomi lo rende letale. Ha già cominciato a usare l’epidemia e i morti per ampliare ulteriormente il monopolio delle multinazionali private, per arricchire i miliardari, per rafforzare le caste e indebolire i popoli e gli Stati, per diffondere il suo pensiero unico e la sua dittatura mediatica. Non so se si possa fermarlo ma occorre ostacolarlo: come? Rinunciando, ciascuno di noi, a qualcosa a cui teniamo in cambio di una più profonda solidarietà, di un'implacabile coesione. "Divide et impera" dicevano i romani, che se ne intendevano: chi si fa dividere perde sempre, chi divide gli avversari può vincere.

* Professore all'Harvard University

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi "I nuovi mostri" - Virginia Raggi

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi

Come una Ursula qualunque... Come una Ursula qualunque...

Come una Ursula qualunque...

La "pace giusta": il nuovo mantra dell'UE bellicista di Loretta Napoleoni La "pace giusta": il nuovo mantra dell'UE bellicista

La "pace giusta": il nuovo mantra dell'UE bellicista

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria di Geraldina Colotti La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

Dal commercio al check-in... una storia già vista di Antonio Di Siena Dal commercio al check-in... una storia già vista

Dal commercio al check-in... una storia già vista

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Paradossi della società italiana di Michele Blanco Paradossi della società italiana

Paradossi della società italiana

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

ELSA MELONI FORNERO di Giorgio Cremaschi ELSA MELONI FORNERO

ELSA MELONI FORNERO

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti