M5S, chi si fa dividere perde sempre

6617
M5S, chi si fa dividere perde sempre


di Francesco Erspamer

Due importanti interventi di Di Battista in poche ore. Molto bene, è un politico di razza e in questo momento il M5S e l’Italia ne hanno bisogno.

Molto utile anche il fatto che stia provocando discussioni: in un partito di massa devono essercene perché si tratta inevitabilmente di un mosaico di interessi ma soprattutto perché le strategie e le tattiche politiche sono sempre contingenti, dei mezzi funzionali al fine da raggiungere, e il confronto aiuta a trovare quelli di volta in volta più opportuni.

A patto naturalmente di non trasformare i mezzi in fini, ideologizzandoli o peggio “tifosizzandoli” malgrado il rischio di provocare divisioni interne: compattezza e disciplina sono fondamentali, davvero le condizioni necessarie, anche se non sufficienti, dell’impegno politico. 


Va pertanto superata la propensione all’individualismo instillata in tutti noi da trent’anni di liberismo e va recuperata la capacità di agire e sacrificarsi per gli altri, per il paese, per la collettività, per i posteri, per il bene comune. È una abnegazione che credevo perduta e ho ritrovato nel Movimento e specificamente in parecchi suoi militanti e simpatizzanti, e che va però coltivata, rinforzata, resa cosciente, posta esplicitamente al centro della nostra lotta. Il resto sono dettagli, magari importanti per qualcuno ma che non devono portare a sospetti e sfiducia. Tutto e subito tanto non lo otterremo: sarà una guerra di lunga durata e sarà vinta da chi dimostrerà più pazienza e resistenza.

Spero che adesso Di Battista resti in gioco: il suo silenzio è stato un atto di obbedienza e di umiltà ma immagino che si sia accorto che non è il momento di essere umili e tanto meno di mollare la presa: mai come oggi la politica richiede una dedizione totale, continua, professionale. Già prima del coronavirus il liberismo era pericolosamente aggressivo e invasivo, adesso il suo rifiuto di mettere in discussione i suoi assiomi lo rende letale. Ha già cominciato a usare l’epidemia e i morti per ampliare ulteriormente il monopolio delle multinazionali private, per arricchire i miliardari, per rafforzare le caste e indebolire i popoli e gli Stati, per diffondere il suo pensiero unico e la sua dittatura mediatica. Non so se si possa fermarlo ma occorre ostacolarlo: come? Rinunciando, ciascuno di noi, a qualcosa a cui teniamo in cambio di una più profonda solidarietà, di un'implacabile coesione. "Divide et impera" dicevano i romani, che se ne intendevano: chi si fa dividere perde sempre, chi divide gli avversari può vincere.

* Professore all'Harvard University

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La Nuova Era dell'Economia Globale  di Giuseppe Masala La Nuova Era dell'Economia Globale

La Nuova Era dell'Economia Globale

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione» di Francesco Erspamer  Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

L'Autoritarismo si fa sistema di Michele Blanco L'Autoritarismo si fa sistema

L'Autoritarismo si fa sistema

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti