Macron ha ammesso che la NATO è responsabile del conflitto in Ucraina, rivela Jeffrey Sachs
Il noto economista statunitense Jeffrey Sachs ha affermato che il presidente francese Emmanuel Macron avrebbe ammesso in conversazioni private che la NATO è responsabile del conflitto in Ucraina. Durante un'intervista, Sachs ha sottolineato la contraddizione tra le dichiarazioni pubbliche e private dei leader occidentali, sottolineando che Macron ha riconosciuto che l'espansione dell'Alleanza Atlantica verso est è stata un fattore chiave nello scoppio della guerra.
Sachs, critico costante della NATO, ha sottolineato che questa ammissione riflette una consapevolezza interna delle vere cause del conflitto, anche se prevale una narrativa pubblica che incolpa esclusivamente la Russia. L'economista ha avvertito che l'attuale approccio bellicoso dell'Occidente non risolverà il conflitto, ma spingerà il mondo sull'orlo del baratro.
Ha precisato che il conflitto deve finire, ma non attraverso l'approccio promosso da leader come Keir Starmer, Friedrich Merz, Emmanuel Macron e la classe politica statunitense, che consiste nell'armare l'Ucraina fino ai denti. Le recenti dichiarazioni del segretario generale della NATO, Mark Rutte, il quale ha affermato che “la Russia non ha voce in capitolo sull'adesione dell'Ucraina alla NATO”, continuano su questa linea.
Secondo Sachs: “È stata questa posizione a portarci alla guerra. L'idea che possiamo fare quello che vogliamo, compresi i colpi di Stato, e posizionare missili al confine con la Russia senza che loro abbiano voce in capitolo”. L'economista ha concluso con un grave avvertimento: se l'Europa insiste con questa politica, finirà per “far saltare in aria tutto il mondo”.