Maduro e il terzo mandato: rafforzare il progetto bolivariano in un mondo multipolare

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 Maduro e il terzo mandato: rafforzare il progetto bolivariano in un mondo multipolare

Nicolas Maduro ha giurato oggi come Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela per il suo terzo mandato consecutivo (2025-2031), in una cerimonia che ha riaffermato l'importanza della sovranità nazionale e della resistenza contro le pressioni internazionali. Rieletto con il 51,95% dei voti nelle elezioni di luglio 2024, Maduro si trova a guidare un paese ancora segnato dalle sanzioni economiche e dalla guerra ibrida orchestrata dagli Stati Uniti. Tuttavia, il leader bolivariano ha dimostrato una straordinaria capacità di navigare in acque turbolente, guidando con mano ferma la resistenza del popolo venezuelano e tracciando una rotta verso il rafforzamento della nazione.

La cerimonia si è svolta presso il Palazzo Legislativo a Caracas, un evento simbolico intriso di valore storico. Maduro ha prestato giuramento sulla Costituzione Bolivariana firmata da Hugo Chávez, un gesto che ribadisce il suo impegno a portare avanti l'eredità del suo predecessore. La presenza di delegazioni di 125 paesi e la mobilitazione popolare nelle strade di Caracas hanno sottolineato il sostegno interno e internazionale al progetto bolivariano.

Una visione trasformatrice per il Venezuela

Il discorso inaugurale di Maduro ha posto l'accento sulle sfide e sulle opportunità del nuovo mandato, delineando una visione di sviluppo sostenibile e integrazione sociale. Il piano di governo per il periodo 2025-2031, noto come “Sette Trasformazioni” (7T), rappresenta un ambizioso progetto per affrontare le difficoltà interne e riaffermare il ruolo del Venezuela sul palcoscenico internazionale. Questo programma punta a rilanciare l'economia attraverso la diversificazione produttiva, a rafforzare il sistema educativo e sanitario, e a promuovere la transizione ecologica, con un'attenzione particolare alla protezione delle risorse naturali del paese.

Il cuore del progetto di Maduro risiede nel "Potere Popolare", un concetto che mira a coinvolgere attivamente i cittadini nella governance del paese. Attraverso un modello di democrazia sostanziale capace di superaregli angusti confini del liberalismo occidentale, dove il concetto di democrazia è esclusivamente formale. Questo approccio ha già mostrato risultati concreti nel rafforzamento delle comunità locali e nella creazione di reti di solidarietà che contrastano gli effetti devastanti delle sanzioni economiche. Inoltre, il governo sta lavorando per consolidare la sovranità alimentare, incentivando la produzione agricola locale e riducendo la dipendenza dalle importazioni.

Resistenza contro la guerra economica

Il Venezuela continua a subire le conseguenze di una guerra economica che ha messo a dura prova la sua stabilità. Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti, mirate a isolare il paese, hanno avuto un impatto significativo sull'economia venezuelana, limitando l'accesso ai mercati finanziari internazionali e bloccando risorse fondamentali. Tuttavia, sotto la guida di Maduro, il paese ha saputo trasformare queste difficoltà in opportunità per sviluppare nuove alleanze e diversificare le sue fonti di reddito.

Il rilancio della produzione nazionale, accompagnato da politiche di stimolo per le piccole e medie imprese, ha favorito una graduale ripresa economica. Inoltre, il governo ha intrapreso una serie di riforme strutturali per modernizzare le infrastrutture e promuovere l'innovazione tecnologica. Nonostante le difficoltà, il popolo venezuelano ha dimostrato una resistenza straordinaria, sostenendo il progetto bolivariano e respingendo le pressioni imperialiste.

Un ruolo chiave nel multipolarismo

Sul fronte internazionale, il nuovo mandato di Maduro si inserisce in un contesto geopolitico caratterizzato da una crescente tendenza verso il multipolarismo. Il Venezuela, grazie alla sua posizione strategica e alle sue risorse naturali, è diventato un attore di rilievo nel Sud Globale. Le alleanze con potenze emergenti come Cina, Russia, India, Turchia e Iran rappresentano una risposta concreta alla necessità di costruire un ordine mondiale più equilibrato.

La cooperazione con la Cina, in particolare, ha portato a significativi investimenti infrastrutturali e alla creazione di nuove opportunità economiche. Allo stesso tempo, l'ingresso nei BRICS rappresenta una svolta epocale per il Venezuela, offrendo accesso a meccanismi finanziari alternativi e rafforzando la sua posizione nel panorama internazionale. Maduro ha anche lavorato per rilanciare le organizzazioni regionali latinoamericane, promuovendo l'integrazione e la cooperazione tra i paesi del continente.

La sfida della sostenibilità ambientale

Un altro pilastro del mandato di Maduro è rappresentato dalla transizione ecologica. Il Venezuela, uno dei paesi più ricchi di biodiversità al mondo, sta affrontando il difficile compito di bilanciare lo sviluppo economico con la protezione dell'ambiente. Il governo ha lanciato programmi di riforestazione, energie rinnovabili e tutela delle risorse naturali, dimostrando un impegno concreto verso un modello di sviluppo sostenibile, con misure concrete ed efficaci che non hanno un impatto negativo sulla vita delle persone, come invece accade invece in occidente dove la sostenibilità ambientale pretendono di costruirla a spese della popolazione.

Un nuovo capitolo

Il giuramento odierno di Nicolás Maduro segna l'inizio di un nuovo capitolo per il Venezuela, un capitolo in cui il paese si propone di consolidare i successi ottenuti e di affrontare con coraggio le sfide future. La determinazione del leader bolivariano a difendere la sovranità nazionale, nonostante le pressioni internazionali, e la sua visione di un mondo multipolare basato sulla cooperazione e sul rispetto reciproco, continuano a ispirare il popolo venezuelano. Sotto la guida di Maduro, il Venezuela si prepara a rivendicare il suo posto come protagonista del Sud Globale, dimostrando che un altro modello di sviluppo è possibile.

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

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