"Mai più"?. Per il 'Giorno della memoria' annullati tutti gli eventi autorizzati di solidarietà alla Palestina

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"Mai più"?. Per il 'Giorno della memoria' annullati tutti gli eventi autorizzati di solidarietà alla Palestina


di Agata Iacono

Quale migliore occasione, mi chiedo, per la comunità ebraica italiana, se non la giornata della memoria per condannare qualsiasi violenza, qualsiasi persecuzione etnica, qualsiasi olocausto?

La giornata della memoria è nata con obiettivi pedagogici: perché l'orrore non si ripetesse, "mai più", perché tutti gli uomini, ricordando, potessero fermarsi e ricordare, soffrire, dinanzi a tutti gli efferati crimini contro l'umanità.

Per Sabato 27 a Roma e in altre città  erano state autorizzate per tempo manifestazioni di solidarietà alla Palestina, tese esplicitamente  a chiedere di fermare il genocidio del popolo palestinese.

È il primo genocidio di un popolo intero in diretta streaming nella Storia dell'umanità, cui assiste tutto il mondo, nonostante i maldestri tentativi di censura e ribaltamento della realtà testimoniale.

La Comunità Ebraica ha chiesto che fossero revocate tutte le autorizzazioni delle varie Questure.

Così ha dichiarato  pubblicamente il presidente della comunità Ebraica Victor Fadlun:

"Non capiamo come sia stato possibile concedere l'autorizzazione in una ricorrenza che è internazionale, per di più nel contesto del 7 ottobre, massacro antisemita come non se ne vedevano dai tempi del nazismo"

E ancora: "Alle istituzioni, nazionali e locali, chiediamo di impedire questa vergogna" perché "sarebbe una sconfitta per tutti".

Aggiunge che, qualora vi fosse il corteo, la sicurezza di Roma e l'ordine pubblico sarebbero a rischio, (perché? Chi vuole aggredire chi? Tutte le mobilitazioni per la Palestina a Roma si sono svolte costantemente da mesi in modo assolutamente pacific) e per rispetto della "ferita della Shoah che si riapre facendo sanguinare il cuore di ogni ebreo".
 
Le manifestazioni che chiedono la fine del genocidio ingiustificabile del popolo palestinese, di donne e bambini, non accusano mai gli ebrei, ma il governo sionista israeliano.

Perché la Comunità Ebraica di Roma si identifica con il governo di Netanyahu?

Migliaia di ebrei in tutto il mondo, persino in Israele, prendono le distanze dal governo in carica, di estrema destra.

Soprattutto rabbini, ebrei ortodossi, denunciano che lo sterminio indiscriminato di un popolo non è una rappresaglia e che la religione ebraica non può assolutamente identificarsi con questo orrore.

Il ministro dell'interno Piantedosi "raccoglie" la richiesta della Comunità Ebraica per annullare le mobilitazioni pro Palestina.

Ma non vuole prendersi la responsabilità di vietarle d'ufficio, quindi attiva le Questure affinché si raggiunga un accordo con gli organizzatori, per "rinviare" le manifestazioni, purché non coincidano con le celebrazioni di rito della giornata della memoria.

L'accordo, annuncia il ministro, viene raggiunto nella serata di giovedì 25 gennaio: gli organizzatori, a malincuore, accolgono la richiesta: Piantedosi aveva infatti dichiarato:"Alcune manifestazioni "potrebbero avere evoluzioni lesive di alcuni valori sanciti dalla legge, come la commemorazione della Shoah. Confido nelle autorità di pubblica sicurezza, specie a Roma e Milano, che stanno incontrando gli organizzatori per vedere se differire le manifestazioni in altri giorni, non per negare un diritto, ma per renderle compatibili con i valori. Se ciò non succede faremo le nostre valutazioni".

Peccato, un'occasione storica perduta per la Comunità Ebraica di Roma...

È  importante conoscere il comunicato stampa che ha accompagnato l'annuncio della mobilitazione di sabato 27 a Roma.

Cita Primo Levi.

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"La Palestina brucia, ma a morire è la nostra dignità!

Il Movimento studenti palestinesi in Italia, UDAP-Unione Democratica Arabo Palestinese, Api-Associazione dei Palestinesi in Italia e la Comunità palestinese di Roma vi invitano a partecipare al corteo a Roma, partenza Piazza Vittorio arrivo Piazza San Giovanni
Sabato 27 alle 15.00

   “Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.”
(Primo Levi)

"Il genocidio che sta subendo il Popolo Palestinese è ormai sotto gli occhi di tutti, e non basta più la semplice solidarietà.

Dichiararsi solidali a parole, senza mostrarsi tali nei gesti, è solo un espediente ipocrita per salvare le apparenze della nostra dignità.

Richiamiamo a gran voce tutti gli amici, le sorelle e i fratelli della Causa Palestinese per la Giornata della Memoria: è nostra intenzione smascherare tutte le incoerenze e le ipocrisie di un sistema colluso che impiega due pesi e due misure, a spese dei cadaveri di oltre 25.000 vite bruciate e oltre 62.000 feriti, battendosi il petto per le vittime di un genocidio già avvenuto mentre volta lo sguardo indifferente e complice di un genocidio in corso.

Rispettiamo profondamente le vittime della Shoa, ma il 27 gennaio, così come è strutturato, è la tomba della verità, della giustizia, della coerenza.

Se permetteremo al sionismo di continuare il suo massacro e la pulizia etnica perpetrata in Palestina, svuoteremo di significato questa data a detrimento delle vittime che furono e di quelle che saranno.
E allora, all'umanità indifferente non sarà più concesso di guardare in faccia se stessa.

-Contro ogni sionismo e fascismo
-Contro la pulizia etnica dei Palestinesi
-Per la fine immediata del genocidio e dell'occupazione
-Per la fine dell'assedio imposto a Gaza
-Per la fine della complicità e del sostegno al sionismo del nostro governo


“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.”_
(Primo Levi)

Avevano aderito:
-Assopace Palestina
-Comitato con la Palestina nel cuore
-CRED
-Arci Roma
-Movimento per il diritto all’abitate
-Comitato di solidarietà con la Palestina III municipio
-Collettivo Palestinamo
-Collettivo Militant
-Rete dei CCL
-Centro d'Iniziativa Popolare - Alessandrino
-Centro d'Informazione, Ricerca e Cultura Internazionale
-ARGO /Associazione
-La Villetta /Associazione di Solidarietà per Cuba
-Rete dei comunisti
-Osa
-Cambiare rotta
-Potere al popolo
-USB
-Rifondazione Comunista Roma -Giovani Comunisti/e Roma
-Associazione culturale Livorno/Palestina
-Comitê Popular de Luta Lula livre Itália
-Casa del popolo Ladri di biciclette/Roma III Municipio
-Rete NO WAR Roma
-GAMADI
-Centro Studi Francesco Berardi di Aprilia
-Potere al Popolo Monterotondo
-Unione Popolare Monterotondo
-Casa del Popolo Monterotondo Scalo
-Partito dei Carc

Agata Iacono

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

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