Marò, la polizia interroga i soldati italiani. Staffan De Mistura prosegue nell'azione diplomatica
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha detto in questi giorni, riassumendo il senso della vicenda e lo stato delle cose, “il caso dei marò: molto difficile”. I due fucilieri del battaglione San Marco, accusati di aver ucciso due pescatori, scambiati per pirati, al largo delle coste del Kerala sono stati interrogati dalla polizia indiana, come autorizzato dalla magistratura di Kollam, tuttavia i due soldati si sono rifiutati di rispondere alle domande degli inquirenti, affermando che il governo italiana non riconosce la giurisdizione indiana sul caso.
Il Vice Ministro degli Esteri Staffan De Mistura, in India da alcuni giorni, ha incontrato nel carcere di Trivandrum per circa 2 ore i due marò portando anche effetti personali consegnatigli dalle famiglie dei soldati. E’ stata nuovamenteposticipata l’udienza sul ricorso per difetto di giurisdizione inoltrato dagli avvocati della difesa, ma i giudici non hanno fissato una data. Anche il rilascio della nave Enrica Lexie e l’autorizzazione alla nave Enrica Lexie a lasciare il porto di Kochi che era stato dato dal giudice di primo grado è stato sospesa. L’Alta Corte del Kerala ha stabilito la non competenza del giudice e che sulla questione deve decidere il Trubinale di Kollam. Pertanto l’imbarcazione di proprietà dei fratelli d’Amato rimane nel porto indiano. Gli investigatori indiani sembra, comunque, che non trovino una delle due armi in dotazione ai due marò probabilmente usate durante il tragico episodio.