Mattei ucciso dal controspionaggio francese per i suoi rapporti con il Fronte di Liberazione algerino?

Mattei ucciso dal controspionaggio francese per i suoi rapporti con il Fronte di Liberazione algerino?

Dall'Algeria, una chiave di lettura sulla morte del Presidente dell'Eni, Enrico Mattei, uno dei tanti misteri irrisolti dell'Italia repubblicana. In un articolo pubblicato su "Algerie Patriotique", si ipotizza che Mattei sia stato ucciso dal controspionaggio francese, SDECE, per la sua collaborazione con gli algerini del Fronte di Liberazione Nazionale.

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


Ecco il testo dell'articolo, tradotto dal francese, di Khalil Oudainia, pubblicato da "Algerie Patriotique."
 

Enrico Mattei, capo dell'ENI (Ente Nazionale Idrocarburi l'), ha fatto di questo operatore pubblico una delle più grandi aziende del settore dei combustibili fossili. Dopo aver portato un nuovo giocatore in un settore dominato da sette multinazionali chiamate "sette sorelle", si è attirato l'ira del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, tra gli altri. Nel suo libro "Storia segreta del petrolio algerino", Hocine Malti ha scritto: "In Italia, l'Ente Nazionale Idrocarburi (ENI), creato nel 1953, era una piccola società rispetto ai giganti anglosassoni che dominavano la scena mondiale del  petrolio in quel tempo. Presieduto da Enrico Mattei, in questo contesto, diventò guastafeste di queste major. Dopo aver ricevuto a metà degli anni '50 metà il divieto dell'IPC (che aveva posto il veto all'arrivo dell'ENI in Iraq), Mattei lanciò una iniziativa audace e senza precedenti nella direzione dei paese del Terzo mondo in cui Eni interveniva: offriva una partnership del 75% per il paese ospitante e il 25% per ENI nelle operazioni che conduceva". Egli ha concluso che il ruolo delle lobby di petrolio ha influito nel suo omicidio.
 
Tuttavia, la testimonianza che citeremo rivela un elemento cruciale nell'omicidio, senza negare completamente l'interesse della lobby del petrolio. Mattei era un attore politico nel suo paese. Era amato da alcuni per la grandezza che ha dato ad una società italiana, ma anche odiato da ex sostenitori del fascismo. Accusato di stabilire uno stato all'interno dello stato dal gigante del petrolio, costituì un corpo di guardie personali, non fidandosi dei membri dei servizi segreti del suo paese.
 
Il caso Mattei
 
Mattei aveva nemici e amici in tutto il mondo. Il 27 ottobre 1962, il suo aereo precipitò nella campagna di Bascapè. Morirà insieme al suo pilota ed ad un giornalista americano della rivista Time che lo accompagnava in questo viaggio. Tutti hanno pensato ad un omicidio. Ma le prova erano carenti. I mezzi tecnici dell'epoca non permettevano indagini incisive. Si sono fatte diversi ipotesi, compresa quella dell'esplosivo nell'aereo. Le indagini dell'incidente continueranno per anni. Il professore Firrao dell'Università di Torino, ha cercato di riaprire il caso e fare nuove analisi sul relitto dell'aereo nel 1997, concludendo che si trattava di un attentato attuato con esplosivi.
 
Quale legame tra OAS e Mattei?
 
Ma c'è un'ipotesi più credibile con elementi di prova. Mattei è stato ucciso dal SDECE(Servizio segreto francese per le operazioni all'estero ndr) . Perché lo SDECE? Mattei mantenne un forte rapporto con i rappresentanti del FLN(Fronte di Liberazione Nazionale algerino ndr) all'estero. Questo gli valse una minaccia da parte dell'OAS(Organizzazione paramilitare francese che difendeva il ruolo coloniale della Francia). Mattei sostenne l'indipendenza dell'Algeria era diventata un fatto inevitabile. Disse che non avrebbe negoziato un contratto di esplorazione nel deserto algerino, finché l'Algeria non avesse raggiunto la sua indipendenza. Inoltre, cercò di assicurare un posto per le aziende italiane nel Sahara dello stato nascente. Pensò anche alla fornitura per l'Italia attraverso un gasdotto gigante dal deserto algerino alla Sicilia. Questo progetto sarà implementato in seguito, ma Mattei non ha avuto la possibilità di vederlo con i propri occhi. È stato ucciso prima. A peggiorare le cose nel suo caso, lo SDECE sospettò anche che Mattei facesse parte della rete che ha facilitato al FLN l'acquisto di armi sul mercato nero internazionale. Tutti questi elementi sono stati una chiara fonte di irritazione per lo SDECE. Philippe Thyrand di Vosjoli, un ex agente dello SDECE che disertò per gli Stati Uniti, scrive nel suo libro "Lamia, anti-Barbouze" che lo SDECE è alla base di questo "incidente". Secondo lui, la preparazione si svolse in questo modo. Poco prima di questo "incidente", lo SDECEE inviò un certo Laurent come meccanico aereo a Catania. Ottenute le informazioni sugli spostamenti di Mattei, si scoprì che viaggiava quel giorno. La mattina del 27 ottobre, a Laurent fu ordinato di agire all'aeroporto, salì sull'aereo di Mattei, senza alcuna vigilanza, e installò esplosivi da utilizzare successivamente per l'assassinio. Un altro episodio, quindi, tra i molti casi che hanno visto contrapposti il FLN e lo SDECEE durante la guerra di liberazione algerina. Questo episodio ha avuto luogo non nelle montagne del Aures o nei depositi intorno Marsiglia, ma in un paese europeo.

Potrebbe anche interessarti

"BERSAGLI" - 7. La nostra dicendenza di Giovanna Nigi "BERSAGLI" - 7. La nostra dicendenza

"BERSAGLI" - 7. La nostra dicendenza

Educazione sentimentale, Lilli Gruber e i "paesi civili" di Paolo Desogus Educazione sentimentale, Lilli Gruber e i "paesi civili"

Educazione sentimentale, Lilli Gruber e i "paesi civili"

7 ottobre, Haaretz e il "fact checking italiano" di Francesco Santoianni 7 ottobre, Haaretz e il "fact checking italiano"

7 ottobre, Haaretz e il "fact checking italiano"

Putin, Hamas e un (delirante) editoriale di Biden di Marinella Mondaini Putin, Hamas e un (delirante) editoriale di Biden

Putin, Hamas e un (delirante) editoriale di Biden

NOI a Cuba il 2 dicembre per le celebrazioni di Gino Donè Paro di Emanuele Dessì NOI a Cuba il 2 dicembre per le celebrazioni di Gino Donè Paro

NOI a Cuba il 2 dicembre per le celebrazioni di Gino Donè Paro

Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?   di Bruno Guigue Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?

Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Riflessioni di filosofia della storia e della politica di Marco De Angelis Riflessioni di filosofia della storia e della politica

Riflessioni di filosofia della storia e della politica

Al principio era la crisi economica.... di Antonio Di Siena Al principio era la crisi economica....

Al principio era la crisi economica....

Vertice Meloni-Scholz: Berlino presenta le nuove regole di Gilberto Trombetta Vertice Meloni-Scholz: Berlino presenta le nuove regole

Vertice Meloni-Scholz: Berlino presenta le nuove regole

NAPOLI - DAKAR - NAPOLI: A UN ANNO DALLA CENSURA DELL'URLO di Michelangelo Severgnini NAPOLI - DAKAR - NAPOLI: A UN ANNO DALLA CENSURA DELL'URLO

NAPOLI - DAKAR - NAPOLI: A UN ANNO DALLA CENSURA DELL'URLO

Giacarta può essere sconfitta? di Federico Greco Giacarta può essere sconfitta?

Giacarta può essere sconfitta?

Dalla caccia, all'asta del Che Dalla caccia, all'asta del Che

Dalla caccia, all'asta del Che

A che ora è la terza guerra mondiale? (Seconda parte) di Giuseppe Masala A che ora è la terza guerra mondiale? (Seconda parte)

A che ora è la terza guerra mondiale? (Seconda parte)

Come curare il tuo cane con il Prozac di  Leo Essen Come curare il tuo cane con il Prozac

Come curare il tuo cane con il Prozac

L’Egitto e il conflitto israelo-palestinese di Paolo Arigotti L’Egitto e il conflitto israelo-palestinese

L’Egitto e il conflitto israelo-palestinese

Diamond e lo studio delle crisi e delle rinascite delle nazioni di Damiano Mazzotti Diamond e lo studio delle crisi e delle rinascite delle nazioni

Diamond e lo studio delle crisi e delle rinascite delle nazioni