Meloni promette: resteranno in Italia le ‘industrie strategiche’. Falso, ecco perché

Meloni promette: resteranno in Italia le ‘industrie strategiche’. Falso, ecco perché

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

 

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, nel rispondere a una interrogazione dell’On.le Maurizio Casasco di Forza Italia, ha precisato che le “privatizzazioni” proseguiranno in modo avveduto, nel senso che saranno dismessi quei beni che non servono allo “sviluppo economico”, mentre saranno mantenute in Italia le “industrie strategiche”. Falso. Infatti, è proprio il governo Meloni che si sta apprestando a mettere sul mercato un altro 13 per cento delle azioni della SPA Poste Italiane possedute dal Ministero delle finanze, avvicinandosì pericolosamente alla dismissione del 50 per cento del capitale sociale, e, quindi, al venir meno della relativa maggioranza. 
 
Una vera perdita per i “profitti” dello Stato italiano, per i “posti di lavoro” e per la “direzione politica” di questo importante settore delle comunicazioni. Del resto era stata la stessa Meloni, nel 2018, ad affermare che “la privatizzazione di Poste Italiane sarebbe una follia e su questo tema chiederò al centro destra di dire una parola chiara”. Si tratta infatti di 140.000 dipendenti, di 13.000 sportelli aperti sul territorio, di 500 miliardi di risparmi degli Italiani, e, sono sue parole, “di un assoluto gioiello” che “è stato già privatizzato per il 35 per cento dai governi pd e di sinistra”. E non basta.
 
Questo governo, infatti, sta per vendere alla Energy Infrastructure Parteners Ag il 10 per cento delle Azioni di “ENI Plenitude”, per un totale di 750 milioni di euro. Si tratta delle famose “energie rinnovabili”, che costituiscono il “presupposto” per lo sviluppo economico del nostro Paese e che la Meloni fa passare come qualcosa di improduttivo, celando le disastrose conseguenze che ciò comporta. E c’è ancora dell’altro. La Meloni svende anche gli immobili e i terreni delle “Ferrovie dello Stato”, lasciando alla speculazione edilizia le sorti di edifici molto spesso di valore storico e artistico, nonché quel poco di verde che ancora ci rimane. Sembra che tutto concorra al fine della più completa distruzione del nostro territorio e dell’asservimento della nostra economia ai voleri, o ai capricci, dei potentati della economia e della finanza. 
 
Insomma, appare sempre più evidente che questo governo stia premendo sull’acceleratore, in vista della prossima attuazione delle “Autonomie differenziate” e del cosiddetto “Premierato”. Due sciagurate operazioni, nello stesso tempo politiche e giuridiche, che ratificheranno definitivamente la distruzione della nostra Costituzione democratica e repubblicana e la destrutturazione totale del nostro Stato comunità. Intanto gli imprenditori privati, vedi Stellantis, una volta FIAT, si stanno affrettando a lasciare l’Italia.

--

Attuare la Costituzione
Associazione di promozione sociale
 La Segreteria
 

Paolo Maddalena

Paolo Maddalena

Giurista e magistrato, è vicepresidente emerito della Corte costituzionale e autore di importanti studi e sentenze sulla tutela dell'ambiente

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein? di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Le "non persone" di Gaza di Paolo Desogus Le "non persone" di Gaza

Le "non persone" di Gaza

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez di Fabrizio Verde Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez di Geraldina Colotti Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn di Giorgio Cremaschi Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio di Marinella Mondaini Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

La mannaia dell'austerity di Giuseppe Giannini La mannaia dell'austerity

La mannaia dell'austerity

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin di Antonio Di Siena Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura di Michelangelo Severgnini 20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’  di Andrea Puccio LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute di Giuseppe Masala La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa" di Paolo Arigotti La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"? di Michele Blanco Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

 Gaza. La scorta mediatica  Gaza. La scorta mediatica

Gaza. La scorta mediatica

Il Moribondo contro il Nascente Il Moribondo contro il Nascente

Il Moribondo contro il Nascente

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti