Non è un G20. Isolare Russia e Cina "un capolavoro di insipienza strategica"
di Guido Salerno Aletta
Non è un G20, ma un G7 allargato a chi si allinea alla strategia del dominio dell'Anglosfera. La presenza dell'India, la isola e la schiaccia nel suo stesso continente asiatico.
E di Afganistan non serve parlare, perché è una partita completamente persa, dagli Usa e dalla Nato.
Isolare la Russia e la Cina è stato un capolavoro di insipienza strategica,
che demolisce l'unica iniziativa volta a costruire un vero multilateralismo paritario, che superasse il sistema dei veti che paralizza l'ONU.
Il formato G20 fu ideato e voluto da Berlusconi, che lo impose ad Obama a l'Aquila: fu quella la sua fine.
Biden è venuto solo per incontrare Francesco, al fine di rompere l'accerchiamento di cui è fatto oggetto dalla Conferenza episcopale per la questione dell'aborto.
Pure Macron aveva già mandato in avanscoperta il Presidente del Consiglio Castex, per chiedere l'appoggio nelle prossime elezioni presidenziali. E le parole di scusa ricevute da Biden sulla questione dei sottomarini hanno suturato la ferita all'orgoglio francese.
Nessuna contropartita politica e strategica a nostro favore: nessuna parola sulla Libia, sul Méditerraneo nei confronti della Turchia, sul ruolo in Europa.
Rimaniamo ostaggi di tutti sul debito, il nodo scorsoio che ci viene stretto al collo dal '92.
Non per caso, nel giorno della inaugurazione del G20 il tasso sul Btp ha superato per la prima volta da maggio la soglia dell1%.
È questo il messaggio trasversale che ci è stato mandato: il vostro attivismo è del tutto inutile. È solo un po' di cipria sulle gote tirate di un impiegato che ci tiene a fare bella figura con il datore di lavoro.
Le vere cifre del G20 sono state dunque la Vanità e l'Opportunismo personale, che ci nullificano come Repubblica.