Non sono i ribelli di una volta, ma jaquerie!

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Non sono i ribelli di una volta, ma jaquerie!



di Pasquale Cicalese 


Se c'è una cosa che non è mai stato un bell'affare è la povertà, l'estrema miseria. Se c'è una cosa che spaventa maggiormente la dirigenza cinese non sono gli Usa, non è Taiwan, non è il boicottaggio del G7 nel mercato mondiale, ma le rivolte sociali.

Questo la dirigenza cinese lo capì a partire dalla fine degli anni novanta. Il paese era attraversato da scioperi selvaggi di massa, per le condizioni di lavoro e di salario estremi portati dalle multinazionali occidentali in quel paese, che lo vedevano, in un contesto di delocalizzazione dall'Ovest per sfuggire alla lotta di classe degli anni 60 e 70 del movimento operaio occidentale, come un paese da schiavizzare.

La dirigenza cinese fu ferma, concesse nel 2008, dopo vari accorgimenti e segnalazioni alle multinazionali, la Legge del Lavoro, che portava modernità nelle fabbriche cinesi. A cui seguì la reflazione salariale, la concessione parziale di salario sociale, il freno alle multinazionali, il blocco delle decisioni delle privatizzazioni dei colossi pubblici, che gli americani e gli occidentali si aspettavano da tempo.

Xi capì che in un nuovo contesto culturale, quasi religioso, il ritorno al confucianesimo, all'armonia sociale, la schiavizzazione della forza lavoro cinese non poteva piu' esser tollerata. Fu l'entrata della Cina nella modernità capitalistica, nel mentre l'Occidente, per volere delle élite, sprofondava nell'Ottocento. Portare la popolazione all'estrema miseria causa delinquenza, devianza, saccheggi, caos nelle periferie, che diventano invivibili, lo si era visto sin dagli anni novanta in Usa.

Ora si accusa Putin di fomentarla, la colpa è sempre dell'altro, dell'esterno, del nemico, mai loro, loro non si guardano in faccia, la loro protervia li porta ad esser ciechi.

Non è lotta di classe, come avvenne in Cina negli anni novanta, ma jacquerie, rivolta delle masse immiserite, dopo aver umiliato il movimento operaio francese con le lotte contro l'aumento dell'età pensionabile.

Facciano attenzione i compagni: se i padroni favoriscono l'immigrazione di massa, per abbassare i salari in un contesto ottocentesco, che deve essere in ogni caso tutelata, rispettata nei suoi diritti sociali e civili, non porteranno questi ultimi lotta di classe, forse con alcune eccezioni, che pur ci sono, ma in futuro jacquerie. Le periferie metropolitane italiane, come quelle europee e americane, sono invivibili, degradanti, dove non c'è coscienza di classe, ma lotta tra poveri, guerra tra gente immiserita, incarognimento degli abitanti che sfocia spesso nella delinquenza.

Non sono i ribelli di una volta, ma jaquerie.

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