Perché la resistenza palestinese rifiuta la proposta Usa sullo scambio dei prigionieri

3367
Perché la resistenza palestinese rifiuta la proposta Usa sullo scambio dei prigionieri


Da udap (Unione Democratica arabo-palestinese)*


Negli ultimi giorni lo scambio di prigionieri tra la resistenza e Israele è tornato al centro dell'attenzione, soprattutto dopo che la resistenza ha respinto una nuova proposta USA. La domanda è: perché la resistenza ha rifiutato questa offerta, nonostante la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza?

CONDIZIONI INACCETTABILI

La proposta è stata rifiutata poiché le condizioni imposte da USA e Israele non soddisfano le richieste della resistenza che insiste sulla liberazione di un numero significativo di prigionieri palestinesi, la proposta USA è stata quindi giudicata insoddisfacente.

UN GIOCO POLITICO COMPLESSO

La proposta USA è vista dalla resistenza come un tentativo di rafforzare se stessi e Israele nel contesto regionale. Accettare un'offerta inadeguata sarebbe interpretato come un segno di debolezza da parte della resistenza, che mira a mantenere una posizione ferma e non cedere alle pressioni internazionali.

L'APPOGGIO POPOLARE

La resistenza è consapevole che un accordo percepito come un compromesso potrebbe suscitare malcontento tra i palestinesi, che vedono nei prigionieri un simbolo della lotta contro l'occupazione. Accettare un accordo che non rispetti le condizioni imposte significherebbe perdere credibilità e sostegno popolare.

ATTESA DI UN ACCORDO MIGLIORE

La resistenza crede che, mantenendo una linea dura, possa ottenere un accordo più vantaggioso in futuro. Il crescente isolamento di Israele potrebbe giocare a favore della resistenza, che spera di ottenere maggiori concessioni in eventuali negoziato.

DIMENSIONE REGIONALE

Il rifiuto è influenzato anche dalle dinamiche regionali. La resistenza è sostenuta da attori regionali come l'Iran, interessati a mantenere alto il livello di scontro con Israele.In sintesi, il rifiuto della nuova proposta USA riflette una complessa strategia politica. Il tentativo è di bilanciare le pressioni internazionali, mantenere la propria base popolare e giocare un ruolo significativo nelle dinamiche regionali. La situazione resta delicata e potrebbero emergere nuovi sviluppi, soprattutto con l'avvicinarsi delle presidenziali USA.

*Post Instagram del 23 agosto 2024

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa di Giuseppe Masala Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa

Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La rimozione dell'esistente di Giuseppe Giannini La rimozione dell'esistente

La rimozione dell'esistente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti