Presentazione accordo quadro investimenti Cina-Ue. Italia grande assente

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Presentazione accordo quadro investimenti Cina-Ue. Italia grande assente

Nella video conferenza di presentazione dell'accordo quadro sugli investimenti tra EU e Cina sono presenti un cinese, un belga, due tedesche e un francese. Da Roma nessuno.

Se ne è parlato poco e niente, soprattutto in Italia. Ma l'Europa in questo fine 2020 giocava un altra partita di primaria importanza oltre alla Brexit. Mi riferisco all'accordo quadro con la Cina sugli Investimenti reciproci. Accordo annunziato e firmato oggi. 

L'accordo darà grandi vantaggi all'industria tedesca che ha fatto negli anni imponenti investimenti in Cina e forse in parte anche alla Francia. L'Italia, diventerà ancora più preda degli appetiti cinesi (oltre che di quelli sempiterni dei tedeschi). 

Ma lo snodo fondamentale è che da Washington i più importanti consiglieri di Biden avvisavano di non firmare alcun accordo. 
Evidentemente la Germania vuole rendere ancora più strutturale l'alleanza "nascosta" con la Cina ed è disposta al contempo a peggiorare in termini strutturali i rapporti con gli Usa. Cosa che ho sempre detto, l'alleanza vera è quella Pechino-Berlino dove a giocare un ruolo come paese chiave è la Turchia per penetrare i paesi dell'area turcofono e islamica dell'Asia Centrale congiungendo "fisicamente" i due poli posti a Berlino e Pechino. Non solo dunque investimenti in infrastrutture in quell'area ma anche rapporti finanziari e partecipazioni incrociate sempre più forti tra l'EU e l'Impero di Mezzo. 

Come dicevo, alcuni paesi europei ci guadagneranno, altri ci perderanno. Nel senso che vedranno peggiorare i rapporti con gli Usa senza avere alcun vantaggio concreto da quelli con Pechino e anzi finendo terreno di caccia del colosso asiatico. Per chi non avesse capito parlo dell'Italia in primo luogo. Ma si sa, noi siamo sempre il paese di Arlecchino servo di due padroni con il risultato di finire bastonati da tutti e due. Figuratevi qui che i padroni sono tre: l'amante tradito Biden, l'opportunista Merkel e il freddo Xi. 

Infine faccio notare che i media di oltreatlantico come Bloomberg stanno già iniziando a protestare. Questa è l'aria che tira.

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

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