Ragazzini convinti su Tik Tok e "sciamani" di estrema destra. Ecco chi manifesta in Russia per Navalny

Ragazzini convinti su Tik Tok e "sciamani" di estrema destra. Ecco chi manifesta in Russia per Navalny

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Il circuito informativo mainstream italiano, come sempre a ruota del resto dell’Occidente, esalta le ‘grandi’ manifestazioni in Russia dei sostenitori del nazionalista Alexej Navalny. Definito pomposamente il «nemico numero 1» di Putin. In realtà si tratta di quattro gatti e Navalny è ben lungi dall’essere il nemico numero uno del presidente Putin. D’altronde appare complicato rappresentare come un’insidia per il Cremlino un gretto nazionalista che alle elezioni raggiunge percentuali da prefisso telefonico.

Ma non è questo il punto principale. Ricorderete tutti le manifestazioni a Washington dei sostenitori di Trump che hanno suscitato sdegno e riprovazione nel liberal in ogni angolo del mondo. Bene, in Russia oggi manifestano persone mosse dalla stessa ideologia. Nazionalisti, ancor più dei trumpiani, liberisti proprio come loro. Anche negazionisti del virus perché non rispettosi distanziamento sociale invcato a ogni piè sospinto dai liberal nostrani. In molti sono scesi in piazza anche senza le mascherine, tanto che a Mosca le forze dell’ordine hanno distribuito mascherine ai manifestanti sprovvisti. 

In molti casi poi si tratta di ragazzini convinti a scendere in piazza tramite social network come TikTok. Uno dei social maggiormente apprezzato e utilizzato dai giovani in tutto il mondo. La famosa video-inchiesta, ma sarebbe meglio definirla fake inchiesta per amor della verità, di Navalny sul ‘palazzo di Putin, proprio sul social in questione ha totalizzato oltre venti milioni di visualizzazioni. Lo stesso Navalny su Instagram ha scritto che non ha alcuna intenzione di togliersi la vita e che gode di buona salute. Certo, che regime strano quello russo. Permette a un uomo che si trova incarcerato di utilizzare i propri canali social. Nel democratico occidente, invece, risolvono il problema alla radice censurando chiunque abbia opinione contraria al mainstream. 

Insomma, a Mosca e nelle altre città della Russia dove si manifesta in piazza ci sono degli sciamani al cubo. Tanti Jake Angeli convinti su TikTok. Queste sono le truppe di Navalny con un'unica grande differenza: in Russia sono quattro insignificanti gatti ad uso esclusivo dei poveri media occidentali che ancora si debbono riprendere da Capitol Hill assalito dagli anti Avengers Però questi non suscitano nessuno sdegno alle nostre latitudini. I manifestanti di oggi lottano contro il tiranno Putin. Possono essere nazionalisti, liberisti, negazionisti e finanche violenti. Non troveranno la riprovazione occidentale. I media non gli riserveranno lo stesso infame trattamento ricevuto dai pittoreschi sostenitori di Donald Trump quando hanno fatto irruzione nel Campidoglio in quel di Washington. 

I media mainstream continuano a perdere credibilità. I loro castelli di fake news su cui basano narrazioni fallaci volte a colpire ogni leader politico che discosti dall’ideologia liberal-liberista occidentale crollano inesorabilmente. Ma questi continuano imperterriti a diffondere a piene mani squallida propaganda filo-occidentale. 

Oggi è il turno della Russia. Domani torneranno ad attaccare la Cina. Poi Cuba, il Venezuela e ogni paese che dovesse decidere di imboccare una propria strada che si discosta dai dettami liberali e liberisti. 

 

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

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