JPMorgan avverte: segnali emergenti di de-dollarizzazione dell'economia mondiale
Renzi ritratta sul rinnovo delle sanzioni alla Russia e salva il governo?
"E 'chiaro che la nostra posizione coincide con l'intera comunità occidentale", ha detto il primo ministro italiano in un'intervista con RTL 102.5 questa mattina. "Credo che si andrà a rivedere questo pacchetto di sanzioni. Non avverrà nelle prossime ore, credo nei prossimi mesi".
La scorsa settimana, Reuters ha riferito, citando fonti diplomatiche italiane a Bruxelles, che Roma ha impedito l'estensione automatica delle misure restrittive nei confronti della Russia e ha chiesto un dibattito sulla questione. Oggi Renzi dichiara: "E' chiaro che noi siamo nella stessa posizione di tutta la comunità occidentale. La nostra politica estera ha il principale alleato negli Stati Uniti. Usa e Russia oggi si stanno parlando". E, poi ha precisato, riguardo il rinnovo che avverrà a gennaio da parte dell'Unione Europea: "Ma penso che questo pacchetto di sanzioni non sarà rivisto nelle prossime ore, ma nei prossimi mesi", dando di fatto il via libera al rinnovo delle misure ristrettive da parte dell'Italia. Insomma fino al giugno 2016, la pressione sul suo governo, mai così alta in queste ore intorno alla figura del ministro chiave Boschi, potrebbe tornare improvvisamente a diminuire.
La scorsa settimana, Reuters ha riferito, citando fonti diplomatiche italiane a Bruxelles, che Roma ha impedito l'estensione automatica delle misure restrittive nei confronti della Russia e ha chiesto un dibattito sulla questione. Oggi Renzi dichiara: "E' chiaro che noi siamo nella stessa posizione di tutta la comunità occidentale. La nostra politica estera ha il principale alleato negli Stati Uniti. Usa e Russia oggi si stanno parlando". E, poi ha precisato, riguardo il rinnovo che avverrà a gennaio da parte dell'Unione Europea: "Ma penso che questo pacchetto di sanzioni non sarà rivisto nelle prossime ore, ma nei prossimi mesi", dando di fatto il via libera al rinnovo delle misure ristrettive da parte dell'Italia. Insomma fino al giugno 2016, la pressione sul suo governo, mai così alta in queste ore intorno alla figura del ministro chiave Boschi, potrebbe tornare improvvisamente a diminuire.