Saga del Novichock: adesso fanno capolino anche sesso e marijuana

Saga del Novichock: adesso fanno capolino anche sesso e marijuana

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Pure un’orgia viene addebitata a Alexander Petrov e Ruslan Boshirov, i due sfessati turisti russi accusati dalla Gran Bretagna di essere i sicari della saga del Novichock. Lo attesta il Daily Mail, che ci racconta delle proteste degli ospiti del City Stay Hotel di Londra, infuriati per l’odore di marijuana e per i mugolii di un’orgia che i due avrebbero messo su con una squillo. Strano davvero che due agenti segreti, la notte prima di compiere un segretissimo attentato, si espongano, così, al rischio di essere fermati dalla polizia.


Altra “rivelazione” dal sito “Bellingcat” – idolatrato dalla stampa main stream e sul quale già avevamo scritto - dove il bufalaro Eliot Higgins ci delizia con una sua “inchiesta” che grazie ad una fantomatica “fonte russa Fontanka”,  scrutando, non si sa come, nel data base della Polizia russa, avrebbe scoperto che sul “fascicolo del passaporto” rilasciato ad Alexander Petrov sarebbe stato apposto il timbro con la dicitura “Non fornire alcuna informazione” sulla quale è stata aggiunta a mano pure la sigla “S.S.”: “Sovershenno Sekretno”, top secret in russo. Insomma, roba da thriller di quart’ordine.


Altra “rivelazione” dal Mirror: Alexander Petrov e Ruslan Boshirov erano accompagnati da un medico russo, sorprendentemente soprannominato “Dr Novichok”, <<incaricato di intervenire se uno dei due assassini si fosse accidentalmente avvelenato.>> E pensare che un tempo erano gli agenti segreti trovatisi scoperti ad avvelenarsi.


E arriviamo agli “esperti italiani” che, a differenza degli inglesi, non potendo millantare entrature nei segreti dell’”indagine Skripal”, si limitano a fantasticare sull’intervista rilasciata da Petrov e Boshirov a Russia Today. Intervista che, secondo “l’accademico dell’Istituto di relazioni internazionali di Praga e dell’Università Europea, tra i maggiori esperti di servizi di sicurezza russi”, intervistato dal sito PD Lettera 43, <<non può che esser stata organizzata dall’amministrazione presidenziale>> e cioè da Putin. E perché? Ce lo spiega – sullo stesso articolo, un’altra esperta, (“direttrice di R.Politik, istituto di analisi sulla politica russa”) la quale, dopo aver affermato che Petrov e Boshirov “hanno il fisico dell’agente operativo o dello spetsnaz (forze speciali dipendenti dal Gru)”, così continua: <<(Quell’intervista) è parte della guerra dell’informazione. (…) Si rivolge a chi non si fida dei media tradizionali e tende a credere ai complotti. Si è voluto dare ai media “alternativi” che rilanciano la propaganda pro-Putin in Occidente l’immagine di due persone che sono l’opposto di come ci si immagina un agente segreto. Nervose e insicure, sono state presentate indirettamente come gay e come non troppo intelligenti. L’intervista puntava a provocare la domanda: "Ma davvero questi due possono essere delle spie?">>


Si, ma allora perché avevano il “fisico dell’agente operativo o dello spetsnaz”? Solo per spruzzare un po’ di Novichok?


E per oggi, sulla saga del Novichock, è tutto. Continuate a seguirci.

 

Francesco Santoianni

 

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