Sahra Wagenknecht afferma che la «zona euro non funziona» ed esorta a «mettere pressione ai partiti di sinistra affinché s'impegnino per un'altra politica migratoria»

Sahra Wagenknecht afferma che la «zona euro non funziona» ed esorta a «mettere pressione ai partiti di sinistra affinché s'impegnino per un'altra politica migratoria»

«Bisogna finirla con la buona coscienza della sinistra sulla cultura dell'accoglienza e con i politici che vivono lontano dalle famiglie modeste che si battono per difendere la loro parte di torta. Un confine aperto a tutti è ingenuo. E soprattutto non è una politica di sinistra»

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!



di Fabrizio Verde
 

La nascita dell’organizzazione politica ‘Aufstehen’, che in tedesco significa alzarsi, svegliarsi, sollevarsi, sulla falsariga del movimento francese fondato da Jean-Luc Melenchon, potrebbe verificarsi un vero e proprio terremoto politico in Germania. Con effetti tellurici che potrebbero essere avvertiti nell’intero Vecchio Continente. 

 

L’organizzazione di Sahra Wagenknecht, portavoce del gruppo parlamentare della Linke, ed Oskar Lafontaine, storico rappresentante dell’ala antiliberista della socialdemocrazia poi passato anch’egli tra le fila della Linke, propone infatti alcuni cambi paradigmatici per la morente sinistra europea. 

 

Partendo innanzitutto dalla questione europea. Sahra Wagenknecht, come l’esponente della sinistra francese afferma: «L'attuale zona euro non funziona, a causa della politica perseguita dalla Germania. Quando un paese di queste dimensioni pratica il dumping salariale e aumenta artificialmente le proprie esportazioni, gli altri difficilmente possono difendersi». 

 

Una presa d’atto importante visto che nel variegato panorama europeo sono ancora in troppi gli esponenti di sinistra che vaneggiano riguardo una riforma europea. Nell’illusione che il mostro liberista possa trasformarsi in un paradiso democratico e socialista. Una pia illusione. L’Unione europea è stata congegnata per essere quello che è attualmente. Ossia, il regno dell’austerità e del neoliberismo più selvaggio. Dove i più basilari diritti dei lavoratori e della cittadinanza sono subordinati agli interessi del grande capitale. 

 

Altro punto dirimente dove la dirigente della sinistra tedesca segna un punto di rottura importante con gran parte della sinistra a livello continentale, è la questione migratoria. Secondo Wagenknecht «bisogna mettere pressione ai partiti di sinistra affinché s'impegnino per un'altra politica migratoria. Bisogna finirla con la buona coscienza della sinistra sulla cultura dell'accoglienza e con i politici che vivono lontano dalle famiglie modeste che si battono per difendere la loro parte di torta. Un confine aperto a tutti è ingenuo. E soprattutto non è una politica di sinistra. I miliardi spesi dal governo per accogliere i richiedenti asilo nel 2015 avrebbero potuto aiutare molto di più i bisognosi in Germania. Più migranti economici significa più concorrenza per contendersi i posti di lavoro nei settori più bassi». Secondo quanto riportato dalla versione francese di RT

 

Una posizione non molto dissimile da quella espressa dal socialdemocratico statunitense Bernie Sanders, quando affermò che la politica dei confini aperti è di destra e penalizza la classe operaia, oltre agli stessi lavoratori immigrati. 

 

Così facendo Sahra Wagenknecht, economista di 49 anni nata da padre iraniano e madre tedesca si è conquistata l’appellativo di populista. Epiteto che nelle intenzioni dei suoi oppositori dovrebbe avere una valenza dispregiativa. E avvicinare la dirigente della sinistra teutonica ai governi di sinistra dell’America Latina. 

Potrebbe anche interessarti

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

La colpa della sinistra liberista di Michele Blanco La colpa della sinistra liberista

La colpa della sinistra liberista

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti