Sconfiggere la disinformazione: la strategia di Maduro per le elezioni

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Sconfiggere la disinformazione: la strategia di Maduro per le elezioni

In un discorso appassionato a Táchira, il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha ribadito il suo ruolo cruciale nel prevenire una guerra civile nel paese, affrontando con determinazione le sfide imposte sia internamente che dalle pressioni esterne. Durante il suo intervento, Maduro ha denunciato la censura dei media internazionali e ha criticato aspramente le agenzie di notizie come EFE, AFP, AP e CNN, accusandole di diffondere menzogne e di tentare di manipolare l'opinione pubblica contro il governo venezuelano.

La censura dei media e la resistenza venezuelana

Maduro ha affermato che il suo governo è ben consapevole delle intenzioni manipolative delle agenzie di notizie, ma ha sottolineato che alla fine sarà il popolo venezuelano a trionfare, grazie all'unione civico-militare. "Prepariamoci in perfetta unione. Nessuno sporcherà il processo elettorale. Non lo permetterò", ha dichiarato con fermezza, invitando la popolazione a restare vigile contro le interferenze esterne.

La minaccia della privatizzazione

Il presidente bolivariano ha espresso preoccupazione per il tentativo della destra neoliberista di trasformare il Venezuela in una nuova Argentina, facendo riferimento alle politiche di privatizzazione e di austerità del presidente argentino Javier Milei. Maduro ha avvertito che, se la destra venezuelana dovesse vincere, ci sarebbe il rischio di licenziare mezzo milione di lavoratori e di svendere l'economia ai capitali stranieri e al Fondo Monetario Internazionale (FMI). "La politica della destra è sottomettersi e inginocchiarsi al FMI", ha dichiarato, chiedendo retoricamente se il Venezuela vuole diventare una colonia degli Stati Uniti.

Una vittoria storica

Nonostante le sfide, Maduro ha espresso fiducia in una vittoria elettorale storica il prossimo 28 luglio, proclamando che il paese sta dalla parte giusta della storia. Ha esortato il popolo a prepararsi per una vittoria totale a San Cristóbal e in tutto il Táchira, ribadendo il suo legame con la regione e il suo impegno a guidare il Venezuela verso un futuro migliore.

Contro le sanzioni e la disinformazione

Maduro ha denunciato i continui tentativi di assassinarlo e le 930 sanzioni imposte al Venezuela, sottolineando la resistenza e la resilienza del suo governo. Ha accusato i media internazionali di preparare il terreno per gridare ai "brogli" nelle elezioni, invitando la popolazione a rimanere unita e pronta a difendere la propria sovranità.

Difesa dell'istruzione e dell'economia

In un discorso a Trujillo, Maduro ha attaccato duramente i suoi oppositori, chiamando María Corina Machado e Edmundo González "il demonio e la demonia" per le loro posizioni neoliberiste, sottolineando che in Venezuela l'istruzione non è riservata solo a chi può permettersela. Ha inoltre evidenziato i successi del suo governo nella lotta contro l'inflazione e nel contrasto alla manipolazione del dollaro parallelo, affermando di aver registrato il più basso tasso di inflazione degli ultimi 39 anni e di aver favorito la nascita di oltre un milione di nuovi imprenditori durante la pandemia.

Il presidente Nicolás Maduro viene indicato come il difensore della sovranità venezuelana e del benessere del suo popolo, combattendo contro le pressioni esterne e le sfide interne. La sua promessa di evitare una guerra civile e di guidare il paese verso un futuro di pace e prosperità rimane centrale nel suo messaggio politico, mentre si avvicina il cruciale appuntamento elettorale del 28 luglio.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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