Siria, ancora scontri tra drusi e tribù arabe. Il governo schiera le sue milizie a Suwayda
Damasco ha annunciato lunedì che le sue milizie sono entrate nel governatorato meridionale di Suwayda, dove nelle ultime ore si sono verificati violenti scontri tra tribù filogovernative e fazioni armate druse, che hanno causato l'uccisione di decine di persone.
Update | Dozens of people have been reported killed and wounded so far in the ongoing clashes in the city of Suwayda and its countryside.
— The Cradle (@TheCradleMedia) July 14, 2025
According to local factions, the clashes are currently concentrated in the western countryside of Suwayda, near he eastern countryside of… https://t.co/gkh1SMYhnN
Il Ministero della Difesa siriano ha comunicato di aver "seguito con profonda tristezza e preoccupazione i sanguinosi sviluppi verificatisi nel governatorato di Suwayda negli ultimi due giorni, che hanno causato oltre 30 morti e quasi 100 feriti in diversi quartieri e città".
Da parte sua il Ministero della Difesa ha giustificato le uccisioni di questi giorni con un “vuoto istituzionale” che ha “accompagnato lo scoppio di questi scontri” e “ha contribuito al peggioramento del clima di caos in materia di sicurezza e ad aumentare la sofferenza della popolazione”.
Ha aggiunto che l'esercito ha schierato le sue forze nelle aree colpite dalle violenze, garantendo un "passaggio sicuro" ai civili e "risolvendo rapidamente e con decisione gli scontri".
Lo sceicco del movimento unitario druso, Hamoud al-Hanawi, ha rivolto un “appello speciale” al presidente siriano Ahmad al-Sharaa e ai leader tribali, esortandoli a “sedare i conflitti” e “porre fine alla crisi interna”.
Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), il numero delle vittime ha raggiunto quota 37. Ventisette di loro sono drusi e dieci beduini. Tra le vittime ci sono anche due bambini.
Gli scontri sono attualmente concentrati nella campagna occidentale di Suwayda, vicino alla campagna orientale di Deraa, e hanno raggiunto le periferie dei villaggi del governatorato.
Gi scontri sono scoppiati dopo che i combattenti beduini hanno istituito un posto di blocco sull'autostrada Damasco-Suwayda il 13 luglio, dove hanno rapinato e picchiato brutalmente un giovane druso, innescando una serie di rappresaglie con rapimenti, attacchi e chiusure stradali.
Da allora gli scontri si sono estesi a Suwayda – da Al-Maqous e Labeen ad Al-Mazraa e Al-Soura al-Kabira – costringendo allo sfollamento di massa, in particolare dal villaggio di Al-Tayra.
Anche i combattenti beduini e altre fazioni estremiste di Deraa hanno mobilitato rinforzi nella periferia di Suwayda.
Le riprese video di domenica mostrano un anziano druso in custodia di combattenti estremisti, uno dei quali indossava una toppa visibile dell'ISIS.
#Breaking: Many members of the so-called General Security Forces of the new #Syrian jihadist regime—currently conducting ethnic cleansing in #Suwaida, southern #Syria—are seen wearing #ISIS / #AlQaeda insignia. One is pictured here carrying a captured elderly Druze civilian. pic.twitter.com/IEhlEJJBV2
— Babak Taghvaee - The Crisis Watch (@BabakTaghvaee1) July 14, 2025
Mentre Damasco ha ribadito il suo impegno per allentare le tensioni, ci sono state segnalazioni secondo cui le forze di sicurezza generale della Siria stanno prendendo parte agli scontri contro i drusi insieme ai combattenti e alle milizie beduine.
Tra i drusi, coloro che sono impegnati nella lotta contro le milizie tribali filogovernativi sono affiliati al Consiglio militare di Suwayda, formato a febbraio di quest'anno da sottufficiali, soldati e membri armati della comunità locale.
Non è la prima volta che scoppiano scontri tra fazioni druse, molte delle quali esercitano ancora il controllo sulle aree, e miliziani estremisti affiliati allo Stato siriano.
All'inizio di quest'anno sono scoppiati scontri tra le forze di sicurezza e i combattenti drusi in seguito alla diffusione di un messaggio vocale inventato che insultava il profeta Maometto e che era stato falsamente attribuito a un religioso druso.
Decine di persone furono uccise. All'epoca, la leadership religiosa drusa accusò il governo di aver commesso massacri contro la comunità.
Le rinnovate tensioni si verificano mentre le forze di occupazione israeliane continuano a consolidare la loro presa sulla Siria meridionale.
Israele ha affermato di voler sostenere la minoranza drusa e impedirne la persecuzione da parte di Damasco, che ultimamente è impegnata in trattative dirette con Tel Aviv.
Durante il precedente ciclo di scontri con i drusi, a fine aprile, gli attacchi israeliani avevano preso di mira i combattenti legati a Damasco.
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