Tibet: altre due immolazioni contro il nuovo corso di Xi Jinping
Insieme alla corruzione, la regione separatista rappresenta il problema più imminente per il nuovo Poliburo
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Due tibetani, un uomo e una donna, si sono dati fuoco nel nord-ovest della Cina nel giorno della presentazione al mondo della nuova leadership cinese. I due casi portano a 12 il numero di questi suicidi di protesta nelle zone tibetane del Paese negli ultimi 10 giorni, ossia dal giorno prima che si aprisse, l'8 novembre scorso, il 18esimo Congresso del Partito comunista a Pechino. Stando a quanto riferito oggi dall'organizzazione Free Tibet, la donna, 23 anni, è morta per le ferite riportate, mentre non si hanno notizie dell'uomo, un 18enne, per le "severe limitazioni" alle comunicazioni nella zona. I due tibetani hanno tentato il suicidio in due aree distinte del distretto di Tongren, nella provincia nord-occidentale di Qinghai. Ieri, l'agenzia di stampa Xinhua ha riferito di un altro caso sempre nel distretto di Tongren, che ha visto coinvolto un tibetano di 14 anni. Sono circa 70 le persone che si sono date fuoco nelle zone tibetane della Cina a partire dal marzo 2011.
Intanto ieri Xi Jinping ha assunto la guida del Partito comunista cinese e dell'esercito, presentandosi di fronte ai delegati del XVIII Congresso del partito assieme agli altri sei membri che formeranno il nuovo Comitato permanente del Politburo. Insieme a Xi, Li Keqiang, indicato come prossimo primo ministro; Zhang Dejiang, vice premier; Yu Zhengsheng, segretario del partito della municipalita di Shanghai; Liu Yunshan, capo della propaganda; Wang Qishan, vice premier; Zhang Gaoli, segretario del partito della municipalita di Tianjin. La nomina di Xi a segretario della Commissione militare, annunciata dall'agenzia stampa di Stato Xinhua, significa che il presidente uscente, Hu Jintao, lascera ogni posizione di potere, spianando la strada a Xi e al consolidamento della sua autorita. Nel discorso tenuto subito dopo la sua nomina, Xi ha tatto riferimento alla corruzione ed agli scandali scoppiati negli ultimi tempi in Cina, soprattutto quello di Bo Xilai favorito per ricoprire una carica al Politburo, come il principale problema su cui conentrare i suoi sforzi. Ma anche la situazione in Tibet sta diventando sempre più importante nell'agenda del nuovo presidente.
Intanto ieri Xi Jinping ha assunto la guida del Partito comunista cinese e dell'esercito, presentandosi di fronte ai delegati del XVIII Congresso del partito assieme agli altri sei membri che formeranno il nuovo Comitato permanente del Politburo. Insieme a Xi, Li Keqiang, indicato come prossimo primo ministro; Zhang Dejiang, vice premier; Yu Zhengsheng, segretario del partito della municipalita di Shanghai; Liu Yunshan, capo della propaganda; Wang Qishan, vice premier; Zhang Gaoli, segretario del partito della municipalita di Tianjin. La nomina di Xi a segretario della Commissione militare, annunciata dall'agenzia stampa di Stato Xinhua, significa che il presidente uscente, Hu Jintao, lascera ogni posizione di potere, spianando la strada a Xi e al consolidamento della sua autorita. Nel discorso tenuto subito dopo la sua nomina, Xi ha tatto riferimento alla corruzione ed agli scandali scoppiati negli ultimi tempi in Cina, soprattutto quello di Bo Xilai favorito per ricoprire una carica al Politburo, come il principale problema su cui conentrare i suoi sforzi. Ma anche la situazione in Tibet sta diventando sempre più importante nell'agenda del nuovo presidente.