TRUMP DISDICE GLI ACCORDI DI PACE CON L'IRAN E NETANYAHU BOMBARDA IN SIRIA. EUROATLANTICI? NO GRAZIE
di Giorgio Cremaschi
La disdetta da parte di Trump degli accordi internazionali sul nucleare iraniano è semplicemente e brutalmente la rottura di un trattato di pace. La controprova è che il primo socio del presidente USA, il criminale Netanyahu, ha subito fatto bombardare in Siria e ha iniziato il richiamo dei riservisti.
La rottura di un trattato di pace è un atto aggressivo, che ha sempre portato conseguenze tragiche. In questo caso persino la sempre più inutile ONU si era mossa chiedendo al governo USA di non compiere questa devastante mossa. Trump l'ha ignorata, come Hitler e Mussolini ignorarono la Società delle Nazioni, l'antenato fallito delle attuali Nazioni Unite.
La UE ha balbettato, dichiarando di voler mantenere gli accordi con l'Iran, ma non ha detto una parola contro Trump. Che tra l'altro minaccia di sanzioni economiche anche chi quegli accordi vorrebbe continuare a rispettarli, cioè anche noi. Conflitti economici e conflitti militari sono sempre più intrecciati tra loro, in questo mondo colpito dalla catastrofe fallimentare della globalizzazione.
E intanto l'Italia, con una opinione pubblica addormentata e rimbecillita da mass media e teatrino politico, continua la sua autolesionista politica di servilismo verso tutti i più prepotenti e forti. È una scelta di campo, ha detto Gentiloni, noi siamo euroatlantici. Questa è una parola rispolverata dagli archivi della peggiore guerra fredda degli anni '50 e oggi è tornata di moda. Euroatlantico è chi sta con la politica militare degliUSA e con quella economica della UE. Il peggio del peggio.
Per me euroatlantico è una parola offensiva, da usare con disprezzo verso chi rivendica la doppia servitù dell'Italia. Basta con la servitù verso NATO e UE che ci stanno portando al disastro.