Un popolo che non si preoccupa di dare lavoro ai giovani non ha futuro. Papa Francesco
"Il mondo si sta distruggendo per la guerra perché non sono capaci di sedersi e parlare"
Nel corso di un incontro con i giovani cubani presso il Centro Culturale Felix Varela a L'Avana (Cuba), Papa Francesco ha detto che il mondo viene distrutto dalla guerra, "non ci sono paesi che non sono in grado di sedersi e parlare."
"L'amicizia sociale è cercare il bene comune, l'inimicizia sociale distrugge. Una famiglia si distrugge per l'inimicizia. Il mondo si distrugge per l'inimicizia. E l'inimicizia maggiore è la guerra e oggi il mondo si sta distruggendo per la guerra perché non sono capaci di sedersi e parlare".
"Non uccidiamo più persone. C'è la morte nell'anima perché stiamo uccidendo la capacità di unire. Siate capaci di allontanare l'inimicizia sociale".
Papa Francesco ha fatto riferimento anche al grave problema della disoccupazione giovanile che esiste in Europa. "La speranza si genera nel lavoro: e qui faccio riferimento a un problema molto grave in Europa, la grande quantità di giovani che non hanno lavoro. Ci sono paesi in Europa dove i giovani sotto i 25 anni vivono disoccupati con percentuali del 40%, del 47%, in un altro paese del 50%». E un popolo che non si preoccupa di dare lavoro ai giovani un popolo, e non dico governo, ma tutto il popolo, questo popolo non ha futuro. I giovani entrano a far parte della cultura dello scarto. E tutti sappiamo oggi che, in questo impero del dio denaro, si scartano le cose e si scartano le persone:
Il Pontefice ha anche invitato i giovani a non perdere la capacità di sognare. "Nell'oggettività della vita bisogna conservare la capacità di sognare. Non smettete di sognare. La capacità di sognare è quello che ci rende capaci di operare per un mondo migliore. Quanto più grande è la capacità di sognare tanto più saremo capaci di operare».
Il Santo Padre ha spiegato che in alcuni paesi vi è una eutanasia nascosta, mascherata: "si scartano i giovani perché non hanno lavoro. E che cosa fa un popolo senza lavoro? A questi giovani non rimane che sviluppare dipendenze, il suicidio, o cercare eserciti di distruzione per fare guerre".