Vorrei che nessuno stesse bombardando la Siria. Ron Paul

Non possiamo tifare per le bombe. Le bombe rappresentano un totale fallimento della politica.

4381
Vorrei che nessuno stesse bombardando la Siria. Ron Paul

 
La politica del “regime change” decisa dagli Stati Uniti per la Siria è stata una catastrofe, scrive Ron Paul sul sito del suo Istituto.  Più di 250.000 morti e un intero paese ridotto in macerie solo perché Obama ha deciso che "Assad ha perso la sua legittimità". Come è possibile che il presidente di un paese a 6.000 miglia di distanza abbia l'autorità di decidere se un altro leader è legittimo o no? Cosa succederebbe se Rouhani in Iran decidesse che Obama ha perso la sua legittimità per aver ucciso un certo numero di cittadini americani tramite attacchi di droni senza accusa né processo? Dovremmo accettarlo? 
 
Almeno tre anni di sforzi degli Stati Uniti per addestrare ribelli per rovesciare il governo siriano hanno prodotto, come il Generale Lloyd Austin, comandante del Comando Centrale, ha testimoniato il mese scorso, "quattro o cinque" ribelli "moderati" in Siria. I 500 milioni stanziati a tal fine sono stati sprecati.  La soluzione dei neocon a questo fallimento nel rovesciare Assad e "degradare e distruggere" l'ISIS è quello di aumentare il bombardamento e condurre una invasione di terra della Siria. La politica confusa di combattere Assad e anche i suoi nemici non sembra disturbare i neocon. Vogliono farci dimenticare i loro recenti fallimenti in Libia e in Iraq e riprovare con la stessa strategia fallimentare. Ma qualcosa di drammatico è accaduto la scorsa settimana. Il presidente russo Vladimir Putin ha pronunciato un discorso alle Nazioni Unite criticando la politica statunitense di allearsi con gruppi di estremisti - Al Qaeda e i suoi alleati - per attaccare sia ISIS che Assad. "Vi rendete conto di quello che avete fatto?», ha chiesto Putin. 
 
Poco dopo il discorso alle Nazioni Unite, Putin ha chiesto e ottenuto l'autorità del parlamento russo di usare la forza in Siria in risposta alla richiesta del governo siriano di assistenza contro i ribelli. Caccia e bombardieri russi hanno iniziato a volare sulla Siria quasi immediatamente dopo. In meno di una settimana di bombardamenti russi, notevoli danni sembrano essere stati inflitti sia all’ ISIS che agli affiliati di al-Qaeda, alcuni dei quali sono considerati alleati degli Stati Uniti e sono stati effettivamente addestrati dalla CIA 
 
Si potrebbe essere tentati di accogliere con piacere l’intervento russo in Siria, che sembra stia finalmente infliggendo perdite considerevoli a questi gruppi terroristici, ma non possiamo tifare per le bombe, siano esse bombe russe o bombe americane o bombe francesi o inglesi. Un gruppo terroristico creato da un intervento straniero nella regione non sarà eliminato con un altro intervento straniero nella regione. Le bombe rappresentano un totale fallimento della politica. Distruggono economia e le infrastrutture di un paese. Io non sono entusiasta dei bombardamenti russi in Siria. Vorrei che nessuno stesse bombardando la Siria.   
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Chi beneficia in Europa (e chi no) della politica dei dazi di Trump di Loretta Napoleoni Chi beneficia in Europa (e chi no) della politica dei dazi di Trump

Chi beneficia in Europa (e chi no) della politica dei dazi di Trump

Nasce la prima Stablecoin “Europea” di Giuseppe Masala Nasce la prima Stablecoin “Europea”

Nasce la prima Stablecoin “Europea”

Gaza, Russia e il cortocircuito della stampa mainstream di Francesco Santoianni Gaza, Russia e il cortocircuito della stampa mainstream

Gaza, Russia e il cortocircuito della stampa mainstream

Istruitevi, agitatevi e organizzatevi! di Francesco Erspamer  Istruitevi, agitatevi e organizzatevi!

Istruitevi, agitatevi e organizzatevi!

Perché questo servilismo verso Israele e gli Stati Uniti? di Paolo Desogus Perché questo servilismo verso Israele e gli Stati Uniti?

Perché questo servilismo verso Israele e gli Stati Uniti?

La rivoluzione bolivariana e la Freedom Flottiglia di Geraldina Colotti La rivoluzione bolivariana e la Freedom Flottiglia

La rivoluzione bolivariana e la Freedom Flottiglia

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev di Marinella Mondaini Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev

Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev

Il complotto della democrazia di Giuseppe Giannini Il complotto della democrazia

Il complotto della democrazia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

C’era una volta una parvenza di Diritto internazionale di Michele Blanco C’era una volta una parvenza di Diritto internazionale

C’era una volta una parvenza di Diritto internazionale

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti