Iran, Cisgiordania e Siria: si è aperto il "terzo fronte"?

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Iran, Cisgiordania e Siria: si è aperto il "terzo fronte"?


di Sergio Cararo -  Contropiano

Guerra sul campo in Ucraina. Guerra ibrida nel Mar Cinese. E adesso venti di guerra anche sul terzo fronte: il Medio Oriente.

Con gli attacchi aerei israeliani (e Usa) sull’Iran e in Siria e l’escalation guerra sul fronte interno in Palestina, il governo fascista di Netanyahu, in coordinamento con gli USA, si è assunto la responsabilità di aprire un “terzo fronte” di questa guerra mondiale a pezzi che ormai è cominciata. Occorre cominciare a leggere gli eventi bellici in Medio Oriente nel loro insieme e non più come episodi separati legati “alla sicurezza di Israele” come recitano a mo’ di litanìa le autorità di Tel Aviv e i governi occidentali.

Secondo il Wall Street Journal, è stata Israele ad effettuare sabato l’ attacco con i droni contro un complesso della difesa in Iran a Isfahan. Il WSJ cita dirigenti statunitensi e fonti a conoscenza dell’ operazione. Il raid ha colpito una fabbrica di munizioni nella città di Isfahan, proprio accanto a un sito appartenente all’Iran Space Research Center.

Il quotidiano statunitense che cita fonti interne all’amministrazione Usa, rileva che il direttore della Cia, William Burns, avrebbe fatto un viaggio in Israele la scorsa settimana proprio per discutere di queste operazioni.

L’attacco con un drone a una struttura di difesa nella città iraniana di Isfahan è stato condotto da Israele per proteggere i propri interessi di sicurezza e non per impedire le esportazioni di armi verso la Russia, secondo quanto riportato domenica dal New York Times. L’attacco di sabato è stato effettuato dall’agenzia di intelligence Mossad, secondo il quotidiano, che ha citato alti funzionari dell’intelligence statunitense. Il rapporto ha sottolineato che Isfahan è un hub per l’industria missilistica di Teheran dove viene assemblato il missile a medio raggio Shahab, che ha una gittata in grado di colpire Israele. Secondo lo statunitense Institute for Study of War “Questo attacco probabilmente aumenterà ulteriormente le preoccupazioni iraniane sulla presunta presenza dei servizi di intelligence israeliani in Azerbaigian e nel Kurdistan iracheno”.

Il sito militare iraniano ha subito danni minori a seguito dell’attacco dei mini-droni ma non ci sono state segnalazioni di vittime e feriti. I media iraniani riferiscono che uno dei droni è stato abbattuto dal sistema di difesa aerea e altri due dispositivi sono stati intercettati dai militari e fatti saltare in aria. Ma secondo agenzia Nova i raid sono avvenuti in sei diverse città iraniane e più volte è entrata in funzione la contraerea iraniana. L’ISW riferisce che esplosioni sono state sentite a Karaj, nella provincia di Alborz; Dezfoul, provincia del Khuzestan; e Hamedan City, provincia di Hamedan, nelle ore successive all’attacco dei droni.

L’agenzia di stampa iraniana IRNA ha descritto i droni come “quadcopter equipaggiati con proiettili”. I quadricotteri, il cui nome deriva dal fatto di avere quattro rotori, operano tipicamente a breve distanza con un controllo remoto. La televisione di Stato iraniana ha poi mandato in onda un filmato dei detriti dei droni, che assomigliavano a quadricotteri disponibili in commercio.

La scorsa settimana, gli Stati Uniti e Israele hanno condotto la loro più grande esercitazione militare congiunta coinvolgendo più di 7.500 militari in una serie di scenari nel Mediterraneo orientale per testare la loro capacità di eliminare i sistemi di difesa aerea e rifornire jet, operazioni che potrebbero essere elementi chiave di un importante attacco militare contro l’Iran. Ma secondo il Times of Israel, l’obiettivo dell’esercitazione congiunta era anche di mostrare agli avversari come l’Iran, che “Washington non è troppo distratta dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dalle minacce della Cina“.

In Cisgiordania un altro palestinese è stato ucciso dai soldati israeliani questa mattina nella città di Hebron. Il Ministero della Salute palestinese ha identificato l’uomo come Nassim Abu Fouda. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA, Abu Fouda è stato colpito mentre era alla guida della sua auto nei pressi della Tomba dei Patriarchi a Hebron. Un altro palestinese è stato ucciso ieri nei pressi della colonia di Kedumin a ridosso della città palestinese di Nablus.

La tensione in Cisgiordania è ormai schizzata alle stelle.  Le operazioni  militari israeliane hanno provocato la morte di 171 palestinesi nel 2022 e di altri 35 solo dall’inizio dell’anno., 2500 palestinesi sono stati arrestati. Nel 2022 sono stati uccisi 31 israeliani.

In Siria sette persone sono state uccise nei raid aerei di ieri sera in Siria contro un convoglio di camion che attraversava la parte orientale del Paese dall’Iraq. Un convoglio di 25 camion appartenenti a milizie anti USA, è stato attaccato nei pressi della città siriana orientale di Al-Bukamal mentre attraversava il confine con l’Iraq, ha riferito domenica sera la rete televisiva saudita Al Arabiya. Secondo il rapporto, almeno tre forti esplosioni hanno scosso l’area. Nell’area dell’attacco, secondo l’agenzia Ynet News,  sono stati osservati aerei presumibilmente appartenenti alle forze della coalizione statunitense.

 

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