L’Argentina di Macri alla fame. Varata una legge che dichiara l’emergenza
Il Parlamento argentino all’unanimità ha approvato una legge presentata dalle opposizioni al governo neo-liberista di Macri che riconosce l'emergenza alimentare generata dai fallimenti di un paese tornato schiavo del Fondo Monetario Internazionale.
La Legge sull'emergenza alimentare obbliga lo Stato ad estendere la sua assistenza nelle sale da pranzo della comunità alle aree più vulnerabili e alle scuole pubbliche.
Ora l'esecutivo argentino, presieduto da Mauricio Macri, avrà un periodo di dieci giorni per iniziare l'esecuzione della legge. L'annuncio è stato fatto da varie organizzazioni sociali che dall'anno scorso hanno richiesto un'attenzione alimentare speciale ai bambini e agli anziani, che soffrono fortemente dell'attuale crisi economica nel paese.
La proposta è stata fatta dal deputato del movimento Evita, Leonardo Grosso, il quale ha affermato che l'attuale crisi supera quella del 2001 e colpisce principalmente il cibo della popolazione.
Secondo l'Osservatorio del debito sociale dell'Università cattolica argentina (UCA), la povertà estrema è aumentata di cinque punti percentuali dall'inizio del governo di Macri, dal 29 al 34,6 percento. Per fortuna a breve nel paese ci saranno le elezioni presidenziali e poi l'incubo Macri sarà solo il peggiore dei ricordi per gli argentini.