Cuba denuncia e smaschera la campagna di manipolazione intorno a José Daniel Ferrer (VIDEO)

5879
Cuba denuncia e smaschera la campagna di manipolazione intorno a José Daniel Ferrer (VIDEO)

 

Un servizio trasmesso dalla TV Cubana mostra la manipolazione mediatica e politica, le menzogne e lo show montato sulla vicenda di José Daniel Ferrer, un mercenario finanziato e addestrato dal governo degli Stati Uniti. 

 

Arrestato per aver sequestrato e percosso brutalmente un altro cittadino cubano. 

 

Ovviamente la stampa mainstream descrive Ferrer come un dissidente vittima della tirannia cubana. Andiamo quindi a vedere il suo profilo tracciato da Cubainformacion.

 

Ferrer è il leader di UNPACU, un gruppo finanziato dalla Cuban American National Foundation, un'entità creata a Miami nel 1981 da Ronald Reagan. Come egli stesso ha riconosciuto in un dibattito televisivo: "Chi vi finanzia?”, chiedeva il presentatore. "(Abbiamo) diverse fonti", rispondeva Ferrer. Una, un'organizzazione di qui (Miami), chiamata Cuban American National Foundation”. "La Fondazione nazionale cubano-americana - chiarisce il giornalista Edmundo García - riceve denaro dal governo degli Stati Uniti e quindi ve lo trasmette. Pertanto sono soldi dal governo degli Stati Uniti, qualcosa di totalmente illegittimo. Se ciò che ricevi lì, a Cuba, che il governo degli Stati Uniti ti manda, accadesse al contrario, se qualcuno ti invia denaro da qui, attraverso un'organizzazione, proveniente da qualsiasi governo, russo, cinese o cubano, andresti in prigione. E andresti in prigione per 30, 40 o 50 anni. Perché questo reato è definito mercenariato”.

 

Louise Tillotson, rappresentante di Amnesty International, fece una curiosa difesa di Ferrer, riconoscendo che il suo "attivismo" è "a sostegno delle misure adottate dal presidente Trump" contro Cuba. Misure - ricordiamo - che oggi stanno causando una carenza di prodotti e restrizioni elettriche e di trasporto sull'isola. Sostenere la guerra economica di una potenza straniera, in qualsiasi paese del mondo, è un crimine severamente punito.

 

Ma no José Daniel Ferrer non è stato arrestato per questo motivo. Bensì per il rapimento e le ferite causate da un pestaggio, il 20 settembre, al cittadino cubano Sergio García, che ha denunciato i fatti.

 

La stampa mainstream ripete le bugie dell'ambasciata nordamericana e dei gruppi "dissidenti" che sponsorizza e finanzia: che Ferrer è stato “desaparecido”, che è stato "torturato", che il "regime" ha introdotto un sicario con un'arma bianca per ucciderlo, che non gli vengono dati i farmaci... Tutto il dramma dell'orrore dei "sotterranei" del "Castrismo”.

 

Nel frattempo, a Miami, i seguaci "democratici" di Ferrer sostengono il colpo di Stato e la dittatura imposta in Bolivia e vaticinano - per l'ennesima volta - "un effetto domino" su Cuba.

 

Dal Parlamento europeo, la vicepresidente per l'America Latina, Dita Charanzová, rilancia vecchie minacce: l'accordo (cooperazione europea) con Cuba recentemente firmato deve essere - ha detto - uno "strumento di pressione" per il rilascio di un "uomo ammirevole".

 

Un "uomo ammirevole" la cui storia di violenza è completamente messa a tacere dalla stampa. Ferrer stesso ha legittimato una delle tante aggressioni commesse contro i cosiddetti "compagni di banda”: "Ho affrontato il diffamatore e calunniatore Roberto Ayala, e siccome non mi gusta e non voglio essere un politico tradizionale, l'ho buttato fuori di qui, ho affrontato il problema da solo e l'ho preso a pugni”.

 

In ogni caso, il suo crimine principale è un altro. In quale luogo del mondo sarebbe libero chi legittima e sostiene il blocco economico di una potenza, e lo fa con i soldi che riceve da questa? La risposta è chiara: in qualsiasi altro posto nel mondo, da anni il mercenario José Daniel Ferrer sarebbe già stato condannato... e in prigione.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

CHARLIE KIRK E IL METODO SOCRATICO di Michelangelo Severgnini CHARLIE KIRK E IL METODO SOCRATICO

CHARLIE KIRK E IL METODO SOCRATICO

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo di Francesco Santoianni Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente di Francesco Erspamer  Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Il vocabolario è saturo di Paolo Desogus Il vocabolario è saturo

Il vocabolario è saturo

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi" di Marinella Mondaini Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti