Obama ritratta: "Il Venezuela non è una minaccia per l'America"

Ma poi accusa Caracas di "intimidazione degli avversari politici" e "violazione dei diritti umani"

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Obama ritratta: "Il Venezuela non è una minaccia per l'America"


Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si è detto disposto a "parlare chiaro" quando ci si riferisce al Venezuela e ha detto, "il nostro interesse principale e costante è un Venezuela prospero, stabile, democratico e sicuro". Obama ha anche ammesso, "non crediamo che il Venezuela sia una minaccia per gli Stati Uniti."

In un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Efe alla vigilia del vertice delle Americhe del 10 e 11 aprile a Panama, Obama ha dichiarato: “Non crediamo che il Venezuela sia una minaccia per gli Stati Uniti, così come gli Stati Uniti non sono una minaccia per il governo venezuelano" ma ha aggiunto che gli Usa seguono "con molta preoccupazione come il governo del Venezuela continui a sforzarsi nell’intimidazione dei suoi avversari politici, con atti come l’arresto e le incriminazioni di politici e funzionari eletti di opposizione, e con la continua violazione dei diritti umani”. 

Il commento del presidente venezuelano, Nicolas Maduro, affidato ad un tweet:

 
Nel mese di marzo, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro sette funzionari del Venezuela, dichiarando che il paese rappresenta una "minaccia inusuale e straordinaria alla sicurezza nazionale e la politica estera statunitense."

Il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha descritto la decisione come "il passo più aggressivo e ingiusto mai compiuto contro il Venezuela". Quasi tutti i paesi dell'America Latina hanno espresso sostegno per il popolo venezuelano, condannando le azioni del governo degli Stati Uniti.

Al Vertice delle Americhe, che si apre oggi a Panama, l'Unasur chiederà ad Obama di abrogare l'ordine esecutivo che attacca il Venezuela, accusandolo ingiustamente.

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