Afghanistan, dopo il ritiro delle truppe nel 2014 Washington sarà alleato fattivo di Kabul per altri 10 anni
Gli Stati Uniti resteranno al fianco dell’Afghanistan per dieci anni, in qualità di alleato fattivo, dopo il ritiro del contingente militare nel 2014, è questo il risultato dei negoziati diplomatici intercorsi tra l’ambasciatore americano Ryan Crocker e il consigliere afghano per la difesa, Rangin Spanta. E’ un momento importante per le relazioni Usa – Afghanistan dopo i momenti di estrema tensione raggiunti tra i due paesi in questi ultimi mesi, dovuti ad episodi come l’inavvertito rogo di copie del corano nella base americana di Bagram, l’uccisione di 16 civili afghani da parte di un soldato in preda ad un raptus omicida, le foto di paracadutisti americani in posa davanti a corpi di ribelli talebani. L’accordo alla fine è stato trovato e questo era sommo interesse di Washington prima della riunione NATO del 20 maggio.
Questo risultato da parte dell’amministrazione di Obama è infatti estremamente rilevante per far capire agli alleati che il ruolo di leader degli Stati Uniti nella guerra in Afghanistan non termina nel 2014 e che quindi per quanto riguarda l’erogazione di fondi per tenere in piedi le strutture militari del giovane Afghanistan “libero” gli altri paesi NATO possono far affidamento sulla presenza continua di Washington anche dopo il ritiro delle forze militari. In particolare gli alleati europei, alle prese con una crisi economica profonda, non vedevano di buon occhio un contributo di miliardi di dollari anche dopo l’uscita totale degli Stati Uniti dal suolo asiatico. La notizia, tuttavia, dell’aiuto costante di Obama all’ “amico” Karzai fino al 2024 non troverà sicuramente il plauso di Islamabad e Teheran che non tollerano la presenza statunitense nella regione ognuno per diversi motivi.
Il Pakistan l’ha reso noto con un testo molto dettagliato da parte del suo parlamento, in particolar modo posando l’attenzione sul tema dei droni USA usati per colpire terroristi talebani nella fascia di territorio compresa tra Pakistan e Afghanistan. L’Iran, nemico giurato degli Stati Uniti, con l’escalation diplomatica con Gerusalemme, alleato di Washington, vede la presenza americana come un insoffribile minaccia.