Afghanistan, tre attacchi dei talebani immobilizzano il paese per 18 ore
I Talebani avevano annunciato che la Primavera avrebbe portato una “ventata” di nuovi attacchi in Afghanistan e così è stato. 18 ore di guerra a Kabul ed in altre due province dell’Afghanistan tra le forze ribelli e i reparti speciali del neo- addestrato esercito afghano. L’ultimo attacco dei tre sferrati in contemporanea dai talebani è stato soffocato alle 7:30 di questa mattina. Il bilancio di 38 terroristi uccisi di cui 16 nella sola Kabul fa capire la portata di questo assalto, che fino ad ora è il più complesso mai registrato in Afghanistan e che ha tenuto sotto scacco la zona delle ambasciate per molte ore senza dare tregua alle forze afghane che reprimevano gli insorti.
L’elemento positivo può essere ravvisato nel fatto che l’esercito afghano ha reagito quasi autonomamente con un piccolo ruolo di supporto da parte di alcune squadre di contractors stranieri. La responsabilità di tale attacco sembra debba essere ricercata nel clan dei signori della guerra Haqqani comandati dal loro patriarca Jallaludin, che negli anni sembra aver agito per conto della CIA, dei servizi segreti sauditi e per il potente ISI Pakistano e anche per Osama Bin Laden. Sembra da ascrivere al network degli Haqqani anche l’attacco alla base americana compiuto in Settembre. Nell’ assalto di ieri è da registrare le poche vittime civili. Tuttavia per molte ore la capitale, addirittura il Parlamento di Kabul sono rimaste come in uno stato di coprifuoco e solo in queste ore si è tornati alla normalità facendo capire agli USA e all’ISAF possibili scenari di estrema instabilità dopo il ritiro delle truppe alleate previsto per il 2014