Bielorussia, Protasevich: «Ho causato danni enormi al Paese e voglio sistemare tutto»
A Minsk era prevista una conferenza stampa di routine organizzata dal ministero degli Esteri bielorusso sulla vicenda Ryanair e le indagini in corso. Una inattesa novità ha reso però questa conferenza molto interessante. All’incontro con la stampa ha preso parte anche l’oppositore neonazista Roman Protasevich, proprio colui che si trovava sul volo diretto a Vilnius, poi tratto in arresto dalle forze di sicurezza bielorusse.
Protasevich ha esordito definendo ridicole le voci diffuse dall’opposizione secondo cui il presidente Lukashenko in persona gli avrebbe rotto il naso. «Non voglio nemmeno commentare, è ridicolo», ha affermato l’oppositore bielorusso ridendo, come riporta il quotidiano Komsolskaya Pravda. Riguardo le violenze nel suoi confronti, Protasevich ha smentito mostrando dei segni sulle sue mani. Questi «sono i segni delle manette al momento dell’arresto. Questa è l’unica cosa che è successa».
Quindi l’oppositore si è detto disponibile a sottoporsi a qualsiasi visita medica e ha esortato a non diffondere voci senza fondamento: «Nessuno mi ha nemmeno toccato con un dito».
A tal proposito Protasevich ha smentito anche i suoi genitori che dalla Polonia - dove li ha portati lo stesso oppositore bielorusso - accusano le autorità di Minsk di costringere il figlio a rilasciare dichiarazioni contro la sua volontà per mezzo di pressioni fisiche e psicologiche. Secondo Protasevich sarebbero proprio loro costretti a determinate uscite e in ostaggio delle autorità di Varsavia.
Alla vista di Protasevich, giornalisti della BBC e alcuni diplomatici occidentali hanno lasciato la sala in segno di protesta, insinuando che l’oppositore sarebbe stato costretto a presenziare contro la sua volontà. Ma Protasevich ha affermato che la sua partecipazione è stata assolutamente volontaria. «Questa è la mia scelta e la mia decisione. Questo è il mio desiderio, potrei rifiutare in qualsiasi momento. Ho causato danni enormi al Paese e ora voglio sistemare tutto. Non consegno nessuno, collaboro alle indagini, aiuto il mio Paese e intendo aiutare ulteriormente».
Sul punto è intervenuta anche la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova: «I giornalisti della BBC hanno lasciato la conferenza stampa del ministero degli Esteri bielorusso per protestare contro il fatto, come credono, che Roman Protasevich sia stato costretto a parteciparvi. Spero che un giorno vedremo i giornalisti della BBC fare lo stesso in una conferenza stampa con Julian Assange. Ipocriti incalliti».
Infine, Protasevich ha detto «non diventerò un sostenitore del presidente». Ma «lo rispetto perché è stato in grado di resistere all’assalto iniziato l’estate scorsa e continua adesso. Nessuno mi ha convinto di nulla. Parlo sinceramente».