Bosusco, proseguono le trattative per l'italiano ancora nelle mani dei ribelli maoisti
E’ tornato in Italia Claudio Colangelo, il missionario italiano rapito da un gruppo di ribelli maoisti durante un escursione nello Stato dell’ Orissa in India assieme alla guida Paolo Bosusco ancora nelle mani dei sequestratori. I rapitori per bocca del loro leader Sabyasachi Panda hanno fatto sapere che non volevano prendere due turisti ma che pensavano si trattasse di due spie dell’intelligence indiana. Proseguono, nel frattempo, le trattative per la liberazione dell’altro ostaggio. Tuttavia dopo il gesto di buona volontà del gruppo maoista e il ritorno in libertà di Colangelo ora i ribelli aspettano che le loro richieste vengano accolte perché anche Paolo Bosusco venga liberato.
Le condizioni non sarebbero poche e semplici da esaudire dal momento che prevedrebbero la scarcerazione di 5 ribelli, tra cui la moglie del leader dei rapitori, oltre alla punizione di alcuni soldati indiani che durante uno scontro a fuoco avrebbero ucciso alcuni maoisti. L’Italia segue con molta attenzione la vicenda a partire dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano che con una lettera indirizzata al Ministro degli Esteri Giulio Terzi esprime il suo ottimismo per le sorti delle trattative ed esorta la diplomazia italiana a proseguire nella sua azione per trovare una rapida soluzione alla vicenda. Tuttavia la liberazione del secondo ostaggio potrebbe non essere così immediata viste le garanzia che il leader maoista Panda chiede ai suoi interlocutori nelle negoziazioni.