Chi licenzia per Coronavirus è uno sciacallo

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Chi licenzia per Coronavirus è uno sciacallo


di Giorgio Cremaschi


In questi giorni cominciano ad arrivare notizie di lavoratori licenziati in tronco da aziende che vogliono contabilizzare subito i costi del #coronavirus.

Diciamo subito che questo è un comportamento di rottura con qualsiasi dovere di solidarietà comune di fronte all’epidemia e chi lo compie è un vero sciacallo. 


Le aziende devono mettere i dipendenti in cassa integrazione , che il governo è impegnato a concedere ovunque anche dove c’è un solo dipendente. Inoltre è giusto che le imprese in difficoltà ricevano aiuti. Ma solo se non licenziano. Se invece buttano in mezzo alla strada le persone, allora quelle imprese devono essere trattate come avvelenatori sociali,  non devono avere neanche un centesimo di aiuto e ricevere i più tassativi controlli di ispettori del lavoro, guardia di finanza, ispettori sanitari. Se un ‘azienda licenzia va denunciata alla Procura della Repubblica  per procurato allarme e danno sociale.


Lo stato chiede sacrifici ed il rispetto della solidarietà sociale. Lo imponga alle imprese subito., ha tutti i mezzi per farlo e il governo la smetta di annunciare provvedimenti che poi rinvia. E Confindustria Confcommercio e compagnia prendano  posizione invitando a non licenziare o tacciano per sempre. 


Le imprese rispettino la Costituzione e l’umanità.

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