Con i caccia J-10 e J-11 e i prossimi stealth J-20 e J-31 la Cina possiede la più forte forza aerea dell'Asia
La Zh?ngguó Rénmín Ji?fàngj?n K?ngj?n ovvero l’aviazione militare cinese a compiuto un balzo in avanti negli ultimi anni. Trent’anni fa era enorme ma goffa. Possedeva un enorme numero di intercettori obsoleti, insieme a un gruppo di piloti scarsamente addestrati. L'industria aeronautica cinese ha faticato a produrre combattenti di terza generazione.
La situazione attuale invece pare essere diversa racconta The National Interest. La Cina ora gestisce oltre seicento piloti di caccia di generazione 4 e 4.5, a cui complemento c’è un folto gruppo di intercettori e velivoli da attacco più vecchi. La Cina ha prodotto la maggior parte di questi aerei, tra cui i caccia J-10 e J-11, a livello nazionale.
Il gigante asiatico sta lavorando a due importanti nuovi progetti di caccia, inclusi i jet stealth J-20 e J-31.
La Zh?ngguó Rénmín Ji?fàngj?n K?ngj?n gestisce anche una flotta crescente di trasporto aereo pesante, trasporto aereo tattico e aeromobili AEW. Negli ultimi dieci anni, ha rapidamente aumentato le sue capacità di rifornimento aereo, fornendo alla forza aerea un maggiore raggio d’azione lungo i confini della Cina e nei mari dell'est e del sud della Cina.
DI pari passo è andato intensificandosi l’addestramento. I piloti cinesi volano molto più ora di quanto non facessero un decennio fa, spesso trascorrendo più tempo in cabina di guida rispetto alle loro controparti americane.
La Cina, conclude la rivista USA, è adesso il più importante ‘aviation player’ in Asia.