Conferme dalla Siria: Semi di grano inviati dagli Usa devastanti per l'agricoltura
Oltre ad esportare "democrazia" fomentando una guerra terroristica e le sanzioni, rubare petrolio, gli Stati Uniti la scorsa settimana, non paghi della loro "bontà" per il paese arabo, avevano pensato anche di inviare tramite l'USAID delle sementi di grano.
Il problema si è presentato in quanto queste sementi potrebbero comportare dei problemi, infatti il grano siriano è conosciuto nel mondo per essere biologico e resistenti ai parassiti che, proprio in Europa, e gli Stati Uniti hanno causato danni ai raccolti.
Insomma la Siria rischia una catastrofe alimentare, non bastando già quella della guerra e delle sanzioni, ma tutto tace. I paladini dell'ambiente, del clima, della natura e soprattutto dei diritti umani, gente che può morire di fame dovrebbe anche essere di loro interesse, non proferiscono parola.
Ghassan Halim, Governatore di Hasaka, nord est della Siria, dove questi semi sono attualmente distribuiti attraverso le 'forze democratiche siriane', FDS, a guida curda e alleate degli USA, ha lanciato un allarme in un'intervista a Sputnik in lingua araba: "Questi semi sono di origine turca, che i cosiddetti comitati (di autogestione) hanno distribuito ad agricoltori e contadini con lo scopo di distruggere la sicurezza alimentare dei siriani, perché sono semi non adatti alla coltivazione, nemmeno per essere usati come mangime per animali e sono causa di notevoli danni per i terreni agricoli", invitando tutti gli agricoltori che hanno ricevuto questi semi a non piantarli sui loro terreni.
Il 40% dei semi è stato infettato da nematodi
Alle parole di Halim hanno fatto eco quelle del Responsabile della direzione agricola del governatorato di Hasaka, Saeed Jaji ha riferito di aver fatto analizzare i semi e che "i risultati delle analisi agricole hanno mostrato che la percentuale di nematodi(vermi che si annidano alle radici fagocitando acqua e nutrienti essenziali) nei semi raggiunge oltre il 40%, ed è una delle sostanze pericolose sui terreni agricoli, e costituisce un'epidemia che può diffondersi in tutti i terreni circostanti, comportando una produzione nella prima stagione molto debole e improduttiva per le successive quattro stagioni.
Agli agricoltori del nord est della Siria è stato impedito di vendere il grano in altri centri siriani, con l'amministrazione Trump gli Usa avevano bruciato i raccolti, con Joe Biden è stato rubato e rivenduto, chissà magari anche per fare la pasta che finisce sulle nostre tavole.
Adesso gli Stati Uniti d'America non riuscendo ancora con le terribili sanzioni del Caesar Act a mettere in ginocchio il popolo siriano usano metodi da assedio medievale, distruggendo una coltivazione fondamentale per l'alimentazione provocando così una catastrofe umanitaria.
Proprio vero che i colpi di coda dell'imperialismo sono i più pericolosi.
Pur di non ammettere di aver perso la guerra per rovesciare Bashar al Assad sono disposti a qualunque cosa, anche perché possono commettere qualsiasi nefandezza con la complicità del loro apparato mediatico.