Cuba. Come si costruisce un dissidente

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No, questo non è un articolo di approfondimento sui cosiddetti dissidenti cubani, dove racconto della loro “costruzione” mediante campagne mediatiche, premi pilotati che gli assegnano, inviti a forum internazionali per esporli agli occhi dell’opinione pubblica, denunce delle varie organizzazioni in difesa dei diritti umani che, su di loro, sarebbero violati, ecc, ecc.

No, in questa occasione la cosa è molto più leggera e divertente, si tratta di una allegra canzone.

Di “come si costruisce un dissidente” ne ho già parlato in alcuni articoli, soprattutto in quelli sulla blogger Yoani Sánchez[1], quindi, in questo caso, quello che vedrete è un video di una brevissima canzone, cantato dal gruppo “Pancho Amat y el Cabildo del Son”, che suona musica tradizionale, il ‘Son’ cubano, e il titolo è “Hijo de… lalalà” (Figlio di… lalalà).

Anche se potrebbe sembrare, questa canzone non è stata scritta ora, in occasione delle rivelazioni fatte dall’agente ‘Fernando’[2] su Yunior García, l’organizzatore delle manifestazioni che vorrebbero fare il prossimo 15 novembre a Cuba. Questa canzone è stata scritta 16 anni fa, nel 2005, ma poteva anche essere attuale cinquanta anni fa, come lo può essere oggi, perché il copione è sempre lo stesso, e si ripete con ogni nuovo dissidente.

Se un gruppo che suona il ‘Son’, si diletta a scrivere anche una canzone come questa, accompagnandola con la loro musica tradizionale, vi potete immaginare quanto il popolo cubano sia abituato a veder nascere dal nulla alcuni personaggi e conosca a memoria “come si costruisce un dissidente”.

È sempre difficile tradurre una canzone mantenendo il “ritmo”, l’immaginario e anche le rime… io ci ho provato.

 

Figlio di… lalalà

Nella mia Cuba c’è coraggio

e il mio popolo sta lottando.

Però lo yankee sta inventando

a un sinistro personaggio

Adesso inizio a spiegarti.

Che cosa?

Come si costruisce un dissidente

Un dissi… che?

Adesso inizio a spiegarti

come si costruisce un dissidente

Si prende un tizio

quasi senza ‘mogliera’

Che vende la sua Patria

per una moneta

È con un piccolo piano

che il padrone comincia.

Arriva la stampa

E lo show si organizza

 

Parla un pochino

fa il finto il malaticcio.

E poi a frignare

E poi… basta già

Guarda, come tradisce già

Ascolta, che figlio di … lalalà

Guarda, come lo smonto già.

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[1] Articolo su come è stata costruita l’immagine di Yoani Sánchez, dal titolo “Roberto Saviano, Yoani Sánchez e le “anime sensibili” della sinistra contro Cubahttps://www.lantidiplomatico.it/dettnews-roberto_saviano_yoani_snchez_e_le_anime_sensibili_della_sinistra_contro_cuba/42370_42635/

[2] Articolo su Yunior García, dal titolo “Cuba. Leader della “marcia pacifica” del 15 novembre smascherato dall’agente Fernando’”

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-cuba_leader_della_marcia_pacifica_del_15_novembre_smascherato_dallagente_fernando/42370_43786/

 

 

 

 

Roberto Cursi

Roberto Cursi

Sono nato a Roma nel 1965, passando la mia infanzia in un grande cortile di un quartiere popolare. Sin da adolescente mi sono avvicinato alla politica, ma lontano dai partiti. A vent'anni il mio primo viaggio intercontinentale in Messico; a ventitré apro in società uno studio di grafica; a ventiquattro decido di andare a vivere da solo. Affascinato dall'esperienza messicana seguiranno altri viaggi in solitaria in terre lontane: Vietnam, Guatemala, deserto del Sahara, Belize, Laos... fino a Cuba.

Il rapporto consolidato negli anni con l'isola caraibica mi induce maggiormente a interessarmi della complessa realtà cubana.

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